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Marco Martini, un ciclone in cucina
Di nuovo a Roma, in un quartiere che riesce ancora oggi a presentarsi come cuore e margine della città: Testaccio. Il termine margine è giustificato da quel suo essere in una posizione “separata” rispetto al
Vecchia Malcesine: il lago di Garda nel piatto
Anche quest’anno, puntuale come la primavera, è arrivato il Vinitaly che diventa anche un’occasione per tornare sul lago di Garda. Bardolino, Garda, Torri del Benaco, Brenzone: la strada si srotola come un nastro nelle onde
Pici all’ombra di Palazzo Farnese
Sul versante meridionale dei Monti Cimini, a 60 chilometri circa da Roma, si trova Caprarola. Il suo nome è indissolubilmente legato a Palazzo Farnese, la villa suburbana di Alessandro Farnese, poi papa Paolo III, e del
Giuda Ballerino! che chef!
Fumetti, fumetti, fumetti. Dylan Dog prima di tutto. Alla caratteristica esclamazione del fascinoso indagatore dell’incubo, questo particolare ristorante romano deve, infatti, il nome: Giuda Ballerino!. E come il fumetto è espressione di diversi linguaggi,
Il Colombaio di Santa Chiara: un vino di famiglia
Il cielo inizia a cambiare i suoi colori, il sole si allontana lasciando arrivare le onde lunghe di una luce sempre più aranciata fino a lasciare posto alla notte, densa, compatta bucata dall’illuminazione delle poche
I prodotti a Marchio Tuscia nella cucina di Angelo Troiani
Gli angeli della passione, alti sui parapetti berniniani guardano con indulgenza la distesa di tappeti, merci, borse, oggettistica varia che si succede su tutta la lunghezza del ponte. Turisti con macchine fotografiche di ogni sorta
Enoteca La Torre a Villa Laetitia: tutta l’essenza della campagna in città
Arriviamo facilmente al civico 22 di lungotevere delle Armi a Roma. Qui si trova Villa Laetitia di Anna Fendi Venturini. È un edificio pensato ai primi del ‘900 in quello stile eclettico che in epoca
Habemus: Blera come la Valle del Rodano
Blera non è la Sardegna. Ma in alcuni tratti le somiglia molto. Il paesaggio, anche qui è aspro, forte, primitivo, la terra pietrosa e riarsa, i colori sono quelli della macchia mediterranea e, ogni tanto,
La Tuscia nei piatti di Anthony Genovese
Attraversiamo il Lungotevere brulicante di macchine completamente ignare dell’esistenza dei pedoni. Siamo a Roma, nella babilonia linguistica del centro, persone di ogni tipo passano inseguendo invano i propri appuntamenti. Arriviamo a via dei Banchi Vecchi, alle
Colli Etruschi: un olio mondiale!
Blera. Cielo limpido, carico di azzurro, poche nuvole spiccano bianche e aumentano l’intensità del blu di fondo, è una di quelle splendide giornate invernali, fredde, ma piene di luce. Il frantoio della Cooperativa Agricola Colli