Tutti (o quasi) pazzi per lo zenzero!

… “il dispensiere si fa innanzi e con uno sguardo benevolo di consolazione gli porge… che cosa? Cognac bollente? Macché! Gli porge, o dio degli dei, una tazza d’acqua e zenzero tiepido!

— Zenzero? È zenzero, che sento? — domandò Stubb sospettosamente, avvicinandosi. — Sì, dev’essere zenzero — sbirciando nella tazza tutt’ora intatta. Poi, fermandosi un istante come incredulo, camminò tutto calmo alla volta del dispensiere stupefatto, dicendogli adagio: — Zenzero? Zenzero? E volete dirmi signor Panada dov’è la virtù dello zenzero?”…. (Moby Dick, Heramn Melville, Adelphi, p.349)

Ma il signor Panada non era preparato a rispondere a questa domanda, farfugliò soltanto che era stata zia Carità a raccomandarsi di darlo ai ramponieri e di evitare gli alcolici. Zia Carità invece evidentemente la sapeva lunga sullo zenzero. D’altronde una donna con quel nome e così dedita a prestare mano e cuore per dare conforto agli uomini della nave non poteva essere all’oscuro delle incredibili proprietà dello zenzero. Sicuramente ne conosceva l’effetto riscaldante sul corpo, la tisana allo zenzero fatta mettendo in infusione in acqua bollente per qualche minuto  dei pezzetti di radice  o il tè con aggiunta di cubetti di zenzero, sono ottimi rimedi contro il raffreddore e i malanni invernali. E forse sapeva, zia Carità, che lo zenzero aiuta nei probemi digestivi, è un antidolorifico, un antinfiammatorio e un epatoprotettore . Dubito, ma non si può mai sapere, che fosse interessata alle proprietà afrodisiache attribuite da Galeno alla spezia in quanto piccante. Già conosciuto e apprezzato dai Romani  e dai Greci, lo zenzero, Zingiber officinale Roscoe da noi conosciuto anche con il nome Ginger, ebbe grande successo nei ricettari medievali, specie quello veneziano del Trecento che suggerisce tre miscele di polveri: una per i cibi più delicati come il pesce in cui era presente zenzero, garofano, cinnamomo (fiori di cannella) e folio (forse alloro?), una miscela universale adatta a tutti i cibi in cui erano mescolati pepe, cinnamomo, zenzero chiodi di garofano e zafferano, infine per le vivande più forti: garofano, pepe, pepe lungo, noci moscate. Quando le spedizioni e le Crociate portano ad intensificare i contatti con l’Oriente, lo zenzero, infatti,  insieme ad altre spezie, comincia ad avere una sempre maggiore diffusione e diventa una merce prelibata e di prestigio anche per i costi proibitivi e per quell’innegabile fascino dell’esotico. In anni recenti lo zenzero è entrato  a far parte dell’immaginario natalizio nostrano soprattutto grazie ai famosi biscotti a forma di omino (come dimenticare la tortura dell’Omino di Pan di Zenzero in Shrek !) diventando il  “vero fulcro del Natale” come ironicamente cantavano pochi anni fa Elio e le Storie Tese.

Utilizzato ampiamente nella cucina orientale, lo zenzero è ormai entrato nelle nostre cucine soprattutto da quando se ne decantano i prodigiosi effetti disintossicanti.   Si sposa bene con il pollo e con il pesce, è ottimo abbinato alle carote ed è molto utilizzato nei dolci. Qui vi proponiamo una ricetta semplice e veloce con la pasta.

Linguine al pesto di zenzero

Ingredienti per 4 persone 
400 g di linguine
40 g di mandorle
20 fettine di zenzero fresco
qualche foglia di basilico
30 g di parmigiano reggiano grattugiato
Olio Extravergine di Oliva
sale
Preparazione
 Mettete sul fuoco una pentola con abbondante acqua. Lavate e asciugate le foglie di basilico, mettetele nel mixer. Aggiungete  lo zenzero dopo averlo sbucciato  e ridotto a fettine. Unite le mandorle e un pizzico di sale.

Trasferite il composto in una ciotola e aggiungete il formaggio e mescolando versate l’olio a filo.

Salate l’acqua che nel frattempo starà bollendo e cuocete la pasta. Scolatela al dente e trasferitela in una ciotola, conditela con il pesto. Spolverate con lo zenzero grattugiato.