M’ama non M’ama con i ravioli cuore di carciofo. Margherita e la ricetta dell’Amore.

Erano passati quaranta giorni dal primo incontro ed era la vigilia di San Valentino. Gianni si guardava la punta delle scarpe da ginnastica e quel segno nero sopra che non sapeva come cancellare. Provava bagnandosi l’indice e sfregando. Poco più di un mese prima era comparsa dal nulla Margherita e gli era piaciuto tutto di lei, ed evidentemente anche a lei di lui. Erano quasi 41 giorni che si amavano teneramente.

Quella mattina l’autobus non arrivava mai, il rigo nero non si cancellava e per Gianni erano tutti segni inequivocabili che quel maledetto 14 febbraio si sarebbe messo in mezzo a rovinare tutto. Che bisogno c’è di dedicare una giornata per festeggiare l’amore! Cosa si sarebbe aspettata Margherita da lui? Fiori, cioccolatini, una cena romantica…  Finalmente in viaggio verso il lavoro, con la testa schiacciata al finestrino, lanciava anatemi contro le vetrine dei negozi improvvisamente rosse di cuori e di rose.

Un solletico meccanico nella tasca dei pantaloni: era un mesaggio di Margherita “niente fiori, domani sera cucinerai per me”. Deve scendere? No, mi scusi. Gianni era balzato in piedi, quasi a volersi risvegliare da un incubo in cui sudava come un cuoco senza immaginazione a cui era toccata la mistery box più mistery di tutte le serie di Master Chef.  Perchè le aveva detto che gli piaceva cucinare? Sono il Cracco della mia cucina! La prima volta che ho fatto la pasta fatta in casa ero solo un bambino e mi sono fatto guidare da mia nonna! Ma quando mai!? Aveva vissuto da bambino inappetente odiando i pranzi della domenica, che finivano sempre con lui sotto il letto per scappare dall’aeroplanino di pasta asciutta. Abbandonava il nascondiglio solo al momento dei carciofi panati e fritti.

La fermata lo colse di sopresa e come ipnotizzato scese dall’autobus. Sono un carciofo. Peggio. Sono un mazzo di carciofi. Anzi. Sono un tortello lesso ripieno di carciofi. Avvocato, buongiorno! Sono un meraviglioso tortello ripieno di carcifi avocado con salsa di taleggio e grana. Signorina buongiorno, non mi passi alcuna chiamata stamani. Rispettiamo gli appuntamenti della mattinata. Alle due me ne vado dallo studio. Per me niente pausa pranzo. Devo andare a fare la spesa e preparerò i ravoioli stasera.

Si era sempre distinto, anche nella professione, per essere un tipo sui generis. Nessuno andava in ufficio con quelle scarpe da ginnastica bianche accecanti. La righetta nera era ormai dimenticata. Il lavoro proseguiva nella routine. Gianni aveva in mente solo la ricetta.fare la pasta 2 fare la pasta 3

Gli ingredienti per la pasta: 400 gr. di farina 00 e 4 uova, un pizzico di sale. Per il ripieno: almeno 4/5 bei carciofi, un avocado, mezza cipolla, mezzo bicchiere di vino bianco, uno spicchio d’aglio, sale e 60 gr. di grana grattugiato.  Per la salsa: 100 gr. di taleggio, latte, burro e un pizzico di noce moscata e pepe.

Alle 15:45 e dopo una attenta spesa, Gianni era nella sua cucina da single. Metodico e preciso iniziava ad incorporare farina, uova e sale per la pasta. In funzione la planetaria, avrebbe poi finito di lavorare a mano l’impasto creando un panetto sodo da dividere ed incartare nella pellicola a riposare in frigo per almeno mezzora.immagine ingredienti 2 immagine ingredienti

Guardava il taleggio… e se lo mettessi subito in ammollo con un po’ di latte? Cucino una ricetta tutta di mia invenzione per la prima volta… dovrò pur provarla prima di proporla domani a Margherita!?

Puliva e mondava i carciofi con la massima attenzione, lo scopo era prendere le foglie più fresche e il cuore tenero. M’ama non M’ama, M’ama non M’ama, M’ama non M’ama chissà se qualcuno prima di me  avrà fatto questo gioco col carciofo!?

Tagliava la mezza cipolla e schiacciava l’aglio. Nella padella aveva aggiunto una dose generosa di olio extra vergine di oliva. L’avocado era ridotto in palline di polpa da aggiungere per ultimo seguendo la scaletta che aveva in testa: cipollaagliocarciofiavacodovinobianco.preparazione 1 preparazione 2

Tutto procedeva secondo i piani, adesso che il composto si raffreddava per essere incorporato al grana, andava cercando lo strumento adatto che potesse sminuzzare grossolanamente il tutto. Non intendeva creare un ripieno liscio a pappetta. L’avocado avrebbe donato burrosità al palato e il carciofo doveva mantenere e sostenere la croccantezza.

Mattarello in mano è arrivato il momento di tirare la pasta. Gianni si sentiva incredulo che fino a quel momento tutto fosse andato per il verso giusto! Ora l’obiettivo era una sfoglia di circa 10 cm di larghezza per posizionare al centro il ripieno e chiudere, facendo attenzione che non ci fosse aria.ripieno sfoglia preparazione 3 ravioli

Con un pò d’acqua spennellava i bordi della pasta perché aderissero meglio e con la punta della forchetta dentellava a corona da re i suoi “cuori di carciofo”. Il bollore di quella salata sui fornelli era perfetto per tuffarci i 4 ravioli di prova.  Il taleggio in ammollo nel latte era pronto per essere incorporato al burro fuso con una “profumatina di pepe e noce moscata”. Scolava i cuori e poi … gira e sciogli, gira e sciogli la salsa. Profumi, vapori, consistenze… tutto nel piatto, dita incrociate. Gianni avrà trovato la ricetta dell’Amore?piatto finito

 

 

 

Ti piace questo articolo?

Condividilo su Facebook
Condividilo su Twitter
Condividilo su Linkdin
Condividilo su Whatsapp


Spazio disponibile

Per la tua pubblicità in questo spazio contatta advertising@carlozucchetti.it

Ultimi articoli


Spazio disponibile

Per la tua pubblicità in questo spazio contatta advertising@carlozucchetti.it

Iscriviti alla Newsletter di Carlo Zucchetti