LA MAZZANCROCCA con ricetta di Crema alle ciliegie senza glutine e vegana

Al giorno d’oggi è molto comodo, facile e immediato mandare un cuoricino, un fiore virtuale su Wathsapp se si vuole comunicare  un pensiero d’affetto o un augurio ad una persona cara.

In questo periodo dell’anno, in cui maturano le ciliegie, quando mio padre era giovane, se un ragazzo voleva comunicare un pensiero gentile ad una ragazza poteva fare la “mazzancrocca”. Marilina3

Si prendeva una canna alla cui estremità venivano praticati dei tagli verticali nei quali si infilavano per il picciolo tante ciliege da formare un cilindro di frutti rossi che sembrava una mazza.

Naturalmente era un lavoro che richiedeva tempo, manualità e pazienza, ma vuoi mettere la soddisfazione di portarla personalmente all’innamorata, guardarla negli occhi, vedere l’espressione del suo viso e magari mangiare insieme le ciliege?

Anch’io oggi uso queste app moderne ma mi piacerebbe comunque ricevere una bella mazzancrocca di ciliegie!

Mi raccontava mio padre di quando fece la mazzancrocca a mia madre, lei fu molto contenta, lo ringraziò, la prese e se la portò a casa. Lui rimase un po’ perplesso e solo dopo qualche anno seppe che lei prima di mangiarle doveva controllare che dentro non ci fosse l’inquilino!

Il baco si trova, nelle ciliegie, verso la fine del mese di giugno. Viene chiamato da alcuni l’Amico, oppure Gigi o il Giovannino in onore di Giovanni Battista la cui festa cade il 24 giugno, o anche il Marito  come lo chiamano i veneti che per il 15 giugno dicono “le ciliegie per San Vito hanno il marito”.

Naturalmente, questa del baco nelle ciliegie è una questione di particolare importanza per alcuni e soprattutto per i vegani.

Diuretiche e depurative, le ciliegie sono ricche di potassio, fosforo, zinco, rame, magnesio, calcio, ferro, sodio e fluoro.

Contengono vitamina A, C, alcune del gruppo B, E, K e J, diversi aminoacidi e flavonoidi utili nella lotta ai radicali liberi.

Esistono alcune antiche varietà di ciliegie a Itxassou, nella regione basca francese, la cui coltivazione  risale al XII secolo e inserite tra le specie da proteggere dalla fondazione Slow food per la Biodiversità Onlus. Altra varietà segnalata dalla stessa fondazione è la ciliegia nera Winden, nell’Austria orientale, nella regione di Leithaberg chiamata “la regione dei fiori di ciliegio” e inserita dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità.

In Italia abbiamo la nostra ciliegia presidio Slow Food e cioè la Bella di Garbagna, in Piemonte, la cui coltivazione si riduce drasticamente ogni anno per la sua poca resistenza rispetto ad altre varietà, rischiando così l’estinzione.

Anche noi, nella nostra piccola Tuscia, possiamo vantare le nostre ottime ciliegie a Marchio Tuscia Viterbese, iscritte nell’elenco nazionale dei Prodotti Tipici Tradizionali, coltivate a Celleno (e frazioni limitrofe) dove ogni anno si svolge la Festa delle ciliegie.

Ne esistono centinaia di varietà, dolci, aspre, tenere, dure in tutte le tonalità del rosso.

Ci si preparano confetture, sciroppi, liquori, dolci di ogni tipo anche se secondo me il miglior modo di gustarle è al naturale magari sotto l’albero appena raccolte.

Comunque oggi ho preparato un dolce al cucchiaio da offrire agli amici, come sempre senza glutine e senza prodotti di origine animale sia per motivi di salute che etici e ambientali, ma ottimo per tutti.

 

CREMA ALLE CILIEGIE CON SEMI DI CHIA senza glutine e vegana.

Ingredienti per 4-6 persone: Marilina6

150g di latte di mandorle

150g di panna di soia

400g di ciliegie più tre a persona per la decorazione

30g di zucchero

10g di maizena

scorza di un limone grattugiata

un pizzico di vaniglia bourbon

10g di semi di chia

un cucchiaino di curcuma

100g di maraschino

pistacchi non salati

 

Lavate le ciliegie, prendetene 300g, togliete il picciolo, il nocciolo e tagliatele in quattro parti. Mettetele a bollire nel latte di mandorla aggiungendo lo zucchero, i semi di chia la buccia del limone grattugiata e la vaniglia. Lasciate bollire per 10 minuti. Aggiungete la panna di soia, la curcuma e quindi la maizena, aiutandovi con un passino per non formare grumi. Mescolate continuamente finché inizia ad addensare quindi spegnete e lasciate raffreddare. Prendete le rimanenti 100g di ciliegie, togliete il picciolo e il nocciolo e passatele al frullatore con il maraschino. Mettete il frullato  in un pentolino insieme alle ciliegie intere, che serviranno per la decorazione e a cui lascerete sia il nocciolo che il picciolo e portate a bollore molto lentamente affinché non si spacchino. Lasciate bollire 10 minuti, spegnete e lasciate raffreddare. Potete  tenere tutto in frigo fino al giorno dopo.  Al momento di servire prendete delle coppe, bicchieri o quello che preferite, adagiate sul fondo due o tre cucchiai della salsa ottenuta dalle ciliegie cotte nel maraschino. Versate sopra alla salsa la crema. Adagiate su ogni coppa tre ciliegie cotte nel maraschino, versatevi la rimanente salsa e decorate con la granella di pistacchi.

 

L’idea che alcune vite contino di meno

è la base di tutto ciò che di sbagliato 

c’è nel mondo.

Paul Farmer

 

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