Nelle Terre del Grechetto apre la stagione delle degustazioni

La stagione delle degustazioni viene e va, all’improvviso senza accorgerti, la vivrai, ti sorprenderà –  così dice più o meno il buon Battiato.

La nostra stagione è arrivata e si è aperta il 27 luglio a Civitella d’Agliano con Nelle Terre del Grechetto.

In un’atmosfera rarefatta ed elegante, dopo aver passeggiato per gli stretti vicoli di Civitella d’Agliano alla scoperta delle migliori cantine di  Grechetto del Lazio, Emilia Romagna, Marche, Toscana e Umbria, abbiamo preso posto alla degustazione  guidata da Paolo Zaccaria, giornalista enogastronomico e blogger de La via dei Gourmet .

Zaccaria ha sottolineato l’importanza della manifestazione e la giusta rilevanza data a questo vitigno. Il giornalista ha evidenziato come, in una zona di intersezioni e di passaggi per tradizioni, vitigni e storia, il Grechetto possa davvero rappresentare il filo rosso che unisce, l’elemento veramente autoctono su cui rafforzare un’identità territoriale, aggiungendo: “Ha tanti nomi in tante regioni, ma il cuore del Grechetto è qui, in questo incrocio di terre, ed è importante lavorare bene”.

Sotto lo sguardo severo e litigioso della Torre monaldesca, abbiamo fatto ruotare con delicatezza i calici e abbiamo dato il via agli assaggi dei migliori Grechetti.

Il giornalista ha fatto notare come, l’occasione del confronto, offerto dalla degustazione, abbia esaltato la capacità del Grechetto di farsi espressione del territorio adattandosi alle diverse condizioni ambientali e pedologiche e acquisendo sfumature e note particolari.

Nel Colli Bolognesi D.O.C. Pignoletto Terre di Montebudello 2011 La Mancina di Monteveglio (BO), Zaccaria ha evidenziato una mineralità e una sapidità che ne fanno un bel vino di carattere, continuando nella degustazione  il giornalista ha sottolineato le caratteristiche olfattive ricche e mature e la nota fruttata  del Grechetto dei Colli Martani D.O.C. Sassi d’Arenaria 2011 Di Filippo di Cannara (PG), sfumature diverse rispetto all’interessante palato del Grechetto I.G.P. Lazio Propizio 2011 Donato Giangirolami di Borgo Montello (LT) in cui risaltano invece note vegetali e profumi della macchia mediterranea. Il calice ha accolto poi il Grechetto I.G.T. Civitella d’Agliano 2011 di Sergio Mottura con la sua capacità di tenere insieme sapidità, mineralità e frutta a denotare il felice incontro tra un produttore come Mottura, che ama e ha lavorato con professionalità nei suoi vigneti, e questo vitigno. Il Grechetto I.G.T. Lazio Poggio Triale Bianco 2011 Tenuta La Pazzaglia di Castiglione in Teverina ha invece presentato una nota minerale con accenni di frutta gialla, in particolare di albicocca, come ha puntualizzato Zaccaria:“Un vino che riempie la bocca con piacere e ancora una volta esprime bene il territorio”.

Come una buona penna, dunque, il Grechetto riesce ad appropriarsi della sintassi locale per proporre di volta in volta una nuova, intensa narrazione.

 

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