Notizie non positive sul fronte dell’export per i prodotti agroalimentari italiani. A causa dei dazi, infatti, è a rischio il 10 % delle esportazioni. Un danno gravissimo per i prodotti made in Italy. Serve dunque il massimo sforzo diplomatico per scongiurare un impatto economico devastante, soprattutto in un momento nel quale iniziavano a vedersi i primi spiragli di ripresa dopo l’emergenza Coronavirus. E’ questo l’appello lanciato da Cia – Agricoltori Italiani dopo il nuovo aggiornamento della lista di prodotti e dei Paesi Europei che rischiano di subire le scure dei dazi imposti da Donald Trump, Presidente degli Stati Uniti. “Con la nuova consultazione gli Usa – precisa l’organizzazione agricola – minacciano di aumentare i dazi fino al 100% in valore e di estenderli a prodotti simbolo del Made in Italy, dopo l’entrata in vigore il 18 ottobre 2019 delle tariffe aggiuntive del 25% che hanno colpito per un valore di mezzo miliardo di euro specialità italiane”. La Cia specifica che in base a questa revisione, oltre a formaggi, salumi e alcuni alcolici, anche l’olio extravergine di oliva e pasta rischiano pesanti stangate. Nell’ultimo anno l’Italia ha spedito 4,2 miliardi di euro di prodotti negli Stati Uniti ed il 10% delle esportazioni agroalimentari italiane sono state destinate proprio al mercato americano. Va inoltre considerato che gli Usa sono il primo mercato di sbocco del vino italiano, con 1,5 miliardi di euro e un peso sulle esportazioni totali oltreoceano del 35%. “L‘imposizione di nuovi dazi doganali infliggerebbe – spiega Dino Scanavino, presidente Cia-Agricoltori Italiani – danni alle imprese e ai produttori e metterebbe a rischio un mercato florido per le nostre aziende. Serve lavorare a livello europeo per salvaguardare il nostro sistema agroalimentare che già soffre a causa delle conseguenze della pandemia“. Dello stesso avviso anche Coldiretti che sottolinea come questa nuova lista che amplia la tipologia dei prodotti sottoposti a dazi negli Stati Uniti interessa i 2/3 del valore dell’export agroalimentare,comprendendo anche alcuni tipi di biscotti e caffè. “L‘export del Made in Italy agroalimentare in Usa nel 2019 – ricorda Coldiretti – è risultato pari a 4,7 miliardi ma con un aumento del 10% nel primo quadrimestre del 2020 nonostante l’emergenza coronavirus. Il vino, – prosegue Coldiretti – ha un valore di esportazioni di oltre 1,5 miliardi di Euro, le esportazioni di olio di oliva sono state pari a 420 milioni ma a rischio è anche la pasta con 349 milioni di valore delle esportazioni. Un settore fino ad ora in crescita nel 2020 con un aumento del 10,3% nel primo quadrimestre dell’anno“.
Olio, pasta, vino, biscotti e caffè nel mirino dei dazi Usa. La Cia - Agricoltori Italiani e Coldiretti fanno un appello per intervenire con urgenza.
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- Info Autore
Sara Marzi
Laureata in Scienze della Comunicazione, inizia la sua carriera di professionista nel mondo dei media lavorando per testate giornalistiche e redazioni televisive. Si perfeziona come Web Content Specialist, maturando una lunga esperienza nell'ambito di attività di ufficio stampa e gestione eventi. Ama la cucina, sopratutto quella che sa dare risalto al ricco paniere di materie prime del nostro Made in Italy. Con la stessa creatività con la quale sperimenta nuove ricette si diletta nell'arte della scrittura, perché in fondo scrivere è come cucinare: bisogna saper dosare bene tutti gli ingredienti per ottenere un prodotto di qualità. Appassionata di fotografia, con i suoi scatti racconta il buon cibo, i viaggi e un'altra sua grande passione: quella di cat lover.
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