Consorzio per la tutela dei Vini Valpolicella: meno vino e stop nuove vigne la ricetta anti-Covid

Il Consorzio adotta misure condivise per mettere in sicurezza la filiera

Dopo un brillante avvio di 2020, ad aprile le misure restrittive imposte dall’emergenza Covid hanno penalizzato anche i vini della Valpolicella, sia sul mercato interno sia, maggiormente, su quello internazionale dove transitano quasi i 3/4 del valore delle vendite di Amarone, Ripasso, Valpolicella e Recioto. A questo il Consorzio per la tutela dei Vini Valpolicella risponde con una serie di misure incentrate principalmente sulla riduzione delle rese dei vigneti del prossimo raccolto, quantificata come da richiesta alla Regione Veneto da 120 a 100 quintali per ettaro, con una cernita dell’uva destinata all’appassimento di Amarone e Recioto pari al 45%; e sul blocco totale e senza deroghe degli impianti nella denominazione per altri 2 anni.

Andrea Sartori

Andrea Sartori, presidente del Consorzio, spiega così le ragioni di queste scelte: “Il mix di interventi deliberati è il risultato di un’analisi-simulazione dei fondamentali della denominazione alla vigilia della prossima vendemmia. La congiuntura ci ha infatti obbligati a considerare proiezioni legate agli aspetti produttivi, all’assorbimento del mercato e alla tenuta del prezzo medio per giungere a un punto di equilibrio approvato dai soci. È una responsabilità importante e largamente condivisa dai nostri associati. Le misure pensate dalle istituzioni (distillazione e vendemmia verde) non aiutano le produzioni di qualità come la nostra. In questo scenario è più che mai importante tenere sul fronte del prezzo medio, per questo facciamo appello anche alla Commissione prezzi della Camera di Commercio di Verona che tuteli l’alto valore dei prodotti della denominazione, per evitare speculazioni al ribasso”.
Aggiunge il direttore Olga Bussinello: “Gli interventi presi sono quanto mai necessari quest’anno, perché cercano di dare una risposta ad una situazione decisamente anomala che comunque ci chiederà di fare i conti con il mercato nel medio termine e con il contingentamento di un vigneto cresciuto del 26% negli ultimi 10 anni. Oggi più che mai serve lavorare più sulla qualità che sulle quantità, sui valori più che sui volumi”.

Complessivamente su un’area di circa 8.300 è ormai di circa 1/4 la superficie di vigneto sostenibile tra biologico e certificazione RRR, per una denominazione che genera ogni anno un giro d’affari di 600 milioni di euro, di cui 360 milioni grazie all’Amarone. Lo scorso anno le vendite sul mercato interno sono cresciute a valore del 6,8% , mentre all’estero l’incremento è stato del 4%. Germania, Stati Uniti e Regno Unito i principali importatori. Continua a guadagnare quote di mercato anche il Ripasso, che nel 2019 è cresciuto del 14,3% in Italia e dell’8,8% nel mondo, con il Canada che assorbe quasi 1/4 dell’intera domanda estera. 

Consorzio per la tutela dei Vini Valpolicella
045.7703194
info@consorziovalpolicella.it
consorziovalpolicella.it



Mappa dei Vini Valpolicella

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