2013. Un’annata didattica. Un’ annata per capire le zonazioni. La complessità di Montalcino. Le differenze geologiche. Del suolo. Pedoclimatiche.
Per vignaioli che sono del territorio. Non sul territorio. Per “villani” esperti. Di tradizione. Per chi ha pazienza. Quella dei contadini.
Un’annata “come una volta”. Negli assaggi abbiamo saputo apprezzare l’interpretazione di tanti vignaioli. Sempre maggiore attenzione. Conoscenza. Fortunato, ovviamente, chi ha disposizione vigneti nei diversi versanti del territorio. Un’annata per cru. Non per vigne.
Un’annata che a me, come si evince, è piaciuta molto. Con un aumento, paradossalmente, della qualità media. La “tredici”, dopo tanti anni, verrà apprezzata per un maggior rigore pur nelle differenze. Vini più “toscani”. Fini. Eleganti. Verticali. Forse anche più longevi. Un’annata che già si può e si deve bere.
Alcune note dal Consorzio del Brunello di Montalcino
“… Il 2017 si presenta come un anno all’insegna della stabilità: confermato il dato sulle esportazioni, che si attesta sul 70% della produzione totale. A trainare il mercato sono i paesi target di USA (oltre 30%), seguiti da Europa (con UK, Germania e Svizzera in testa) al 20%, i mercati asiatici (Cina, Giappone, Hong Kong ecc.) che realizzano il 15%, il Canada (12%) e il centro e sud America (8%). Il restante 15% è occupato dagli altri mercati. Stabile anche la produzione: 9.010.369 le bottiglie di Brunello imbottigliate nel 2017 (0,65% in meno rispetto al 2016), e 4.617.384 quelle di Rosso (-0,34% rispetto all’anno precedente). Stabili anche Sant’Antimo (250mila bottiglie) e Moscadello (40.000 unità). In aumento rispetto all’anno scorso il giro d’affari del settore vitivinicolo a Montalcino, che quest’anno ammonta a 180 milioni di euro (erano 170milioni nel 2016). Stabile il valore stimato di 1 ettaro di vigneto a Montalcino, che si attesta sui 700.000 euro, con una rivalutazione, in appena mezzo secolo, del 4.405% (fonte Winenews). Continuano ad aumentare infine i flussi turistici nella città: quest’anno il numero di visitatori a Montalcino ha superato 1.500.000 persone (+25% rispetto al 2016, quando erano stati 1.200.000 visitatori), con oltre 150mila pernottamenti (+11%)…”
Un’organizzazione encomiabile. Un grazie particolare ai Sommelier e in particolare a Francesco Bianchi che mi ha su/opportato con grande professionalità e pazienza.
Questi i vini, ovviamente assaggiati alla cieca, che mi son piaciuti in ordine rigorosamente alfabetico:
Brunello di Montalcino D.O.C.G. 2013
Elia Palazzesi Collelceto
Il Marroneto
Il Pino Fattoria Il Pino
Il Poggiolo
La Gerla
La Rasina
Lisini
Mastrojanni
Padelletti
Palagetto
Palazzo
Pietroso
Pinino
Poggio dell’Aquila
Querce Bettina
Quercecchio
Salvioni La Cerbaiola
San Polo
Tenuta La Fuga
Tenuta Le Potazzine
Verbena
Brunello di Montalcino D.O.C.G. 2013 Selezioni
Caparzo Vigna La Casa
Castiglion del Bosco Campo del Drago
Corte Pavoni Fiore del Vento
Cortonesi Poggiarelli
Fanti Vallocchio
Il Marroneto Madonna delle Grazie
La Magia Ciliegio
La Togata Carillon
Le Ragnaie Fornace
Le Ragnaie VV
Mastroianni Vigna Loreto
Mocali Vigna delle Raunate
Pinino Cupio
Tenuta Buon Tempo P.56
Villa I Cipressi Zebras
Brunello di Montalcino D.O.C.G. Riserva
Col d’Orcia Nastagio ‘12
Fornacina ‘12
Gianni Brunelli ‘12
Il Bosco di Grazia ‘12
La Lecciaia ‘12
La Poderina Poggio Abate ‘12
Martoccia di Brunelli ‘12
Tenuta Le Potazzine ‘11
Tornesi ‘12
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53024 Montalcino (SI)
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