Inutile opporsi all’evidenza. Halloween è una realtà. I bambini trepidano in attesa del “dolcetto o scherzetto” di importazione americana e nelle vetrine dei negozi si assiste a un proliferare di caramelle, fantasmi, streghe, ossa finte e finte ragnatele. Ma nei forni, accanto ai moderni biscotti colorati a forma di zucca, si trovano ancora le Fave dei Morti. Austere e rigorose, nei loro colori sobri e naturali le Fave dei Morti rimandano alle tradizioni nostrane, alla frutta secca così importante per la cultura contadina, agli ingredienti semplici. La loro forma, un ovale schiacciato, richiama quella dei legumi simbolo di fecondità, ma legato anche alla morte. Pitagora le credeva un veicolo per far passare le anime dei morti in chi se ne cibasse. Per Etruschi e Romani erano simbolo di espiazione e per questo venivano utilizzate nei banchetti in onore dei defunti.
La ricetta riportata di seguito è tratta da Tuscia a Tavola di Italo Arieti.
200 gr mandorle dolci
200 gr zucchero
120 gr di farina 00
30 gr di burro
2 uova
1 limone
cannella
Tostate leggermente le mandorle passandole per qualche minuto nel forno a 180 gradi. Pestatele e poi mettetele nel mixer con lo zucchero.
Aggiungete il ricavato alla farina e formate sulla spianatoia una fontana in cui verserete l’uovo battuto, il burro, la cannella in polvere e la scorza grattugiata di mezzo limone.
Impastate a lungo per amalgamare bene gli ingredienti, quindi formare un cilindro poco più grande di un pollice e tagliatelo a pezzi lunghi 4-5 cm.
Schiacciate successivamente questi pezzi a formare degli ovali simili a grosse fave alte mezzo centimetro circa, disponetele in una teglia unta sul fondo con burro o foderata con carta da forno e infornate a 180 gradi fino a quando non saranno imbiondite (15-20 minuti circa)