“Mondial des Vins Extrêmes”, edizione da record in Valle d’Aosta

Si è svolto in Valle d’Aosta il concorso internazionale Mondial des Vins Extrêmes, giunto alla ventiquattresima edizione e rganizzato dal Centro di Ricerca e Valorizzazione per la Vitocoltura Montana (Cervim) in collaborazione con l’assessorato all’agricoltura della Regione Autonoma Valle d”Aosta, la Vival (Associazione Viticoltori Valle
d’Aosta), la sezione Ais-Valle d’Aosta. Un’edizione da record, con tantissima qualità nei 738 vini provenienti da 16 nazioni, tra cui, oltre all’Italia e a gran parte d’Europa, figuravano Argentina, Armenia, Kazakistan, Libano (al debutto). Le regioni italiane più rappresentate sono state la Valle d’Aosta e la Lombardia con 25 aziende partecipanti. Dopo i giudizi delle commissioni internazionali, i dati sono in fase di elaborazione da parte della segreteria del Cervim. Sabato 12 novembre, a Milano, a Palazzo Giureconsulti, si svolgerà la cerimonia di premiazione, l’esposizione e la degustazione dei vini premiati.

Va in archivio una grande edizione – esulta Roberto Gaudio, presidente del Cervim – in cui abbiamo avuto il numero più alto di sempre di etichette in concorso, di aziende partecipanti e assolute novità di paesi partecipanti. In concorso vini prodotti da 120 vitigni, di cui 70 italiani e 50 esteri: un elemento che testimonia ulteriormente come la viticoltura eroica rappresenti un vero e proprio scrigno di biodiversità vitivinicola in Italia e nel mondo. Sono autentiche ‘isole’ della biodiversità viticola, che corrono però il rischio di scomparire a causa degli elevati costi di produzione, basti pensare che la coltivazione di un vigneto in queste zone costa dieci volte di più di un vigneto in pianura. Vini che sono sempre più apprezzati e ricercati dai consumatori, e la risposta del mercato certifica l”importanza dell”unico concorso a livello internazionale dedicato ai vini di montagna“.

L’importante presenza di sedici nazioni – commenta l’assessore all’agricoltura Renzo Testolin – rilancia a livello mondiale la centralità della Valle d’Aosta, che si pone come simbolo della viticoltura estrema e come interessante laboratorio di ricerca di quegli elementi di unicità prevalentemente rappresentati dalle produzioni autoctone. Grazie al concorso, il consumatore sarà sempre più consapevole, oltre che della qualità di questi vini, anche del valore che la produzione degli stessi riveste sul mantenimento del territorio e degli enormi sacrifici necessari per la loro produzione, e per questo sarà disposto a remunerare in maniera adeguata questi vini estremi“.

L’edizione 2016 del Mondial de Vins Extrêmes – commenta Gianni Fava, assessore all’agricoltura della Regione Lombardia – è stata una vetrina di successo per la viticoltura eroica dei vitigni d’alta quota. Come assessore regionale, sono orgoglioso che abbiano partecipato 54 vini della Lombardia e che la cerimonia di premiazione sia ospitata a Milano. Sono convinto che iniziative di così alto profilo possano stimolare il confronto e dunque la crescita della viticoltura di montagna e che siano un’opportunità per nuovi canali commerciali sul mercato interno e su scala internazionale“. Fava ricordato, inoltre, che per la promozione del vino sui mercati dei Paesi Terzi la Lombardia ha messo a disposizione per l’anno 2016-17 3,4 milioni di euro.

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