Contesa all’ultima forchetta ieri alle Officine Farneto di Roma dove si sono sfidati gli chef finalisti di Cooking for Art per l’assegnazione del titolo di Chef Emergente 2016. A spuntarla è stato il talentuoso Ciro Scamardella, attuale sous chef di Metamorfosi. Esaltazione della materia prima, grande tecnica, influenze ben amalgamate dei suoi maestri Anthony Genovese e Roy Caceres, senza dimenticare l’emozione della cucina della mamma, lo hanno portato sul podio. La Finalissima si è tenuta durante la terza e ultima giornata di Cooking for Art 2016, l’interessante maratona nazionale ideata e curata da Witaly, Luigi Cremona e Lorenza Vitali che decreta il Pizza Chef e lo Chef emergente dell’anno. Una ricca rassegna che valorizza il talento culinario di tanti giovani e promuove vini e prodotti di qualità del nostro Bel Paese.
I concorrenti dovevano cimentarsi in quattro piatti: antipasto, primo, secondo e dolce, uno dei quali da pensare utilizzando i prodotti contenuti nella mistery box (pasta, olio extravergine di oliva, coppiette di maiale, salmone, ananas, carciofi, parmigiano, caprino,barbabietola gialla)
Ciro è partito dalle sue origini meridionali preparando una frisella e pensandola come sintesi tra le due regioni che se ne contendono la paternità, per cui tecnica pugliese e pane cafone napoletano e poi acciughe crude, maionese di acciughe, mozzarella, pomodoro gelatificato, capperi freschi; ha continuato poi con carciofo al fumo con coppiette di maiale; Baccalà con i ceci; Pane, uva fragola e blu del Monviso;
Con lui si sono battuti: per il Nord-Ovest: Marcello Tiboni – Locanda Walser Shtuba ; per il Nord-Est: Francesco Brutto – Undicesimo Vineriae, Giuseppe Lo Iudice – Retrobottega; per il Sud: Isabella Benedetta Potì – Bros.
Marcello Tiboni – Locanda Walser Shtuba ha presentato salmerino con barbabietole; pasta con coppiette; tartare con olio di ginepro e fegato di cervo marinato nel vino, cotto sottovuoto a 55°; una rivisitazione della tradizionale torta di pane.
Originalità all’ennesima potenza per Francesco Brutto – Undicesimo Vineria che ha preparato: carciofi; Pasta ananas e caprino; Topinambur cavolo nero e noci; Cremoso al cioccolato con gemme di pino, spremuta di bacche di rosa canina, concentrato di funghi selvatici, buccia cipresso, crema foglie di eucalipto su cialda nocciole e cacao con gelato al muschio di quercia e rungia (erba fungo).
Bella mano quella di Giuseppe Lo Iudice – Retrobottega che presenta Cime di rapa e sgombro; pasta parmigiano, coppiette, carciofi; Pollo al mattone, peperoni di Senise su tarassaco; Dolce al cucchiaio con mascarpone cicoria e genziana savoiardo morbido mappato con gelatina di cicoria
Viso angelico e grande concentrazione per la giovanissima Isabella Benedetta Potì – Bros che ha preparato Indivia; Pasta mantecata in acqua di parmigiano ananas e caprino; Animelle panate con farina di ceci e fritte, pera e verbena; Pasta frolla, cioccolato e quenelle di gelato al rapicello
Premio Speciale per Cucina Originale a Francesco Brutto
Premio Speciale per Cucina di Tradizione a Ciro Scamardella
Premio Speciale Confagricoltura per la Valorizzazione dei prodotti Agricoli a Isabella Benedetta Potì