Spreco idrico del cibo, ogni anno prosciugato un bacino come il lago d’Iseo

Ogni anno l’Italia spreca oltre 16 milioni di tonnellate di acqua, pari a 13.709.248.330 di metri cubi, per irrigare frutta, verdura e ortaggi che restano sui campi senza arrivare mai sulle tavole. Come se si prosciugasse un bacino idrico grande come il lago d’Iseo. E’ quanto emerge dallo studio della campagna Spreco Zero 2016 di Last Minute Market e del progetto Reduce, promosso con il Ministero dell’Ambiente, lanciata in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua del 22 marzo.

Inoltre, dai dati dell’Osservatorio Waste Watcher, emerge che ogni italiano spreca circa 3,3 kg di verdure all’anno e 2,2 e 2,5 kg rispettivamente di pane e frutta. Si calcola cosi’ che l’impronta idrica dello spreco ammonta a 24.927 litri annui per cittadino e che quindi ai 13,7 kg pro capite di spreco alimentare annuo corrispondono circa 25 metri cubi di acqua, riversati nella spazzatura. “La dieta mediterranea utilizza in un anno poco piu’ di 1700 metri cubi di acqua pro capite: può sembrare un’enormità – spiega il fondatore di Last Minute Market, Andrea Segrè – ma la dieta anglosassone arriva addirittura fino a 2.600 metri cubi. Secondo i dati poi, per la produzione di 1 kg di carne di manzo servono 16 mila litri di acqua e per produrre una tazza di caffè ne sono sufficienti 140. Per questo il rapporto fra lo spreco alimentare e l’impronta idrica che lasciamo con i nostri comportamenti è determinante: il 70% di acqua dolce, nel mondo, è impiegato in agricoltura (poco meno del 40% nei Paesi industrializzati, più dell’80% nei Paesi in via di sviluppo) e dietro ai pasti che consumiamo quotidianamente ci sono fino a 3600 litri per un’alimentazione a base di carne“.

Luca Falasconi di Reduce, sottolinea che “lo spreco alimentare domestico vale circa 13 miliardi di euro, circa 0,83 punto di Pil. Intanto l’Istat conta oltre 10 milioni di italiani che vivono in condizioni di povertà. Così se oltre 6 milioni di italiani sono obesi o in sovrappeso, e oltre 5 milioni sono al di sotto della soglia di povertà, questa campagna ricorda ancora una volta di rispettare il diritto al cibo e all’acqua in misura giusta“.

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