Riaprono 140.000 locali della ristorazione

Data importante il 26 aprile 2021. Quasi centoquarantamila bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi riapriranno all’aperto, nelle regioni gialle

La riapertura riguarda solo quegli esercizi che possono rispettare le regole fissate dal Governo. Secondo un’analisi della Coldiretti sugli effetti dell’entrata in vigore del decreto anti-Covid dal 26 aprile, la nuova mappa dei colori prevede un’Italia in giallo con 46,6 milioni di italiani in zone gialle (78% del totale) e sole 5 regioni in arancione (Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta) ed una in rosso (Sardegna) dove resta vietata la ristorazione al tavolo.
I ristoranti, ad esempio, dovranno riservare le prenotazioni solamente per i tavoli all’esterno con una distanza minima tra di essi di almeno un metro e rispettando, per le cene, il coprifuoco fissato alle 22,00.
Resta confermata invece la modalità asporto, ma solo fino alle ore 18,00.
Confermata anche, senza limiti di orario, la ristorazione negli alberghi, ma solo ai propri clienti.
Secondo dati F.I.P.E., ad essere dotati di spazi all’esterno della propria attività, sono il 54% degli esercizi. Il che vuol dire che il 46%, pari a oltre 116.000 sui 360.000 totali, non potrà riaprire con il servizio ai tavoli ma solo proseguire con il servizio di asporto o delivery.
Le riaperture sono considerate da quasi un italiano su tre (30%) come una priorità, per tornare nei ristoranti, bar, agriturismi e soprattutto per riappropriarsi dei momenti di socialità e convivialità dopo lunghi mesi di lockdown. Una piccola boccata d’aria per i redditi degli operatori che nel 2020 hanno avuto un crollo del fatturato del 42%.

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