Terre de La Custodia, nel segno della tradizione umbra

La presentazione di Terre De La Custodia, la storia della viticoltura umbra tra innovazione e rispetto del territorio e del passato

Dopo un periodo fatto di chiusure e privazioni, finalmente il mondo dell’enogastronomia sta ripartendo. Una delle prime degustazioni di questo periodo, si è svolta il 14 luglio a Roma, nella  Nuova Villa dei Cesari ed ha visto protagonisti i vini di Terre de la Custodia, azienda umbra che da anni spicca per qualità ed innovazione.

Presentati ed introdotti da Vittorio Ferla, Giampaolo Farchioni direttore dell’azienda e membro della famiglia proprietaria, e Daniele Sevoli, ambasciatore di Terre de la Custodia per l’Italia e nel mondo, hanno avuto modo di presentare alcune delle novità della produzione.
Azienda antica quella di Terre de la Custodia che porta avanti tradizione ed innovazione tecnologica, sempre all’insegna della sostenibilità ambientale.
Un lavoro di squadra quella della Famiglia Farchioni, già molto attiva nel mondo dell’olio, coadiuvati da anni da Riccardo Cotarella, e particolarmente attivi e partecipi di ogni step della produzione. Addirittura, anche il design della bottiglia ha visto protagonista parte della famiglia. Progettata, infatti, da Tosca Sibella Farchioni, questa bottiglia è stata studiata appositamente per il Sagrantino, un vino che col tempo tende a creare una posa importante, per evitare che i vari residui possano andare nei bicchieri. Inizialmente studiata appositamente per il vino di punta, poi il suo utilizzo è stato esteso a tutta la gamma dei vini fermi. Un brevetto che sposa l’arte e la tecnologia e ancora una volta denota la voglia da parte dell’azienda di guardare avanti senza dimenticare il rispetto del passato.

Una serata di degustazione tra distanze garantite e norme di sicurezza molto stringenti, che però non hanno influito sulla piacevolezza del percorso di assaggi fatto.
Le sei etichette in degustazione hanno voluto raccontare un po’ tutti i vitigni impiantati, si è infatti partiti con il Gladius, metodo classico di Grechetto e Pinot Nero, seguito poi dal Grechetto dei Colli Martani D.O.C., in realtà un blend di G109 Grechetto di Orvieto, e G5 Grechetto di Todi. È stato poi presentato il rosato dell’azienda, da Pinot Nero, Sangiovese e Merlot, prima di passare alle pietre miliari di Terre de la Custodia. I tre vini che descrivono appieno la storia, secoli di storia di una delle zone più vocate dell’Italia centrale. Nell’ordine (storico), ma ovviamente non di servizio, Montefalco Sagrantino Passito D.O.C. Melanto, Montefalco Sagrantino D.O.C.G.Exubera , e Montefalco Rosso Riserva D.O.C. Rubium. Figli della stessa terra, questi tre vini rendono onore e merito a chi nel corso dei decenni ha saputo raccontare ed interpretare magnificamente un territorio solo all’apparenza ostico e duro, l’Umbria.

 

 

Terre de la Custodia
Via Palombara
06035 Gualdo Cattaneo (PG)
0742 929586
info@terredelacustodia.it
www.terredelacustodia.com

 

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