Presentato a Palazzo Giustiniani “Viaggio nell’Italia del vino. Osservatorio Enoturismo: normative, buone pratiche e nuovi trend”

Questo il titolo del manuale scritto a quattro mani dal senatore Dario Stefàno e dalla produttrice e presidente delle Donne del Vino Donatella Cinelli Colombini, presentato a Roma, a Palazzo Giustiniani, alla presenza del presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, del ministro del Turismo Massimo Garavaglia, dell’AD Enit Roberta Garibaldi, del presidente nazionale Assoenologi Riccardo Cotarella, del presidente Associazione Nazionale Città del Vino Angelo Radica e di Denis Pantini e Roberta Gabrielli di Nomisma – Wine Monitor.
Vigne, vini ed esperienze in cantina diventano sempre più un’attrattiva per i viaggiatori italiani e stranieri. L’enoturismo è infatti in forte crescita e si avverte l’esigenza di spingere su alcuni aspetti chiave come promozione, comunicazione e formazione, ma anche digitalizzazione e monitoraggio, tanto da rivolgere una richiesta precisa alle istituzioni: la creazione di un Osservatorio permanente che monitori e fornisca dati ad hoc. È quanto emerge dal nuovo manuale (Agra Editrice).
Hanno mandato il loro contributo anche i ministri Elena Bonetti (Pari opportunità e famiglia), e Stefano Patuanelli (Politiche Agricole).
Si tratta della prima indagine su un numero rilevante di attori dell’offerta enoturistica, da cui sono emerse le parole chiave per il futuro del comparto: promozione, comunicazione, formazione, digitalizzazione e monitoraggio, appunto. Forte e sostanzialmente unanime, la richiesta delle cantine alle istituzioni perché ci si doti di un piano di promozione e comunicazione nazionale sull’enoturismo. Un piano che per 6 aziende su 10 dovrebbe basarsi sui dati provenienti da un osservatorio permanente. Molto sentito anche il bisogno di corsi di formazione degli addetti (67%) e digitalizzazione delle aree rurali (58%). Donatella Cinelli Colombini, che ha scritto la sezione dedicata alle buone pratiche enoturistiche post covid, ha sottolineato che le donne sono il 14% di chi lavora in vigna e in cantina, ma rappresentano la maggioranza degli addetti e dei manager nel marketing e comunicazione (80%) del commerciale (51%) e del turismo (76%).

L’indagine, condotta da Nomisma, offre diversi spunti di riflessione e input di tipo più pragmatico, utili ai produttori per scegliere come agire nelle aree di miglioramento, ma anche ai soggetti istituzionali e dei servizi che intendono supportare la crescita esponenziale di questo comparto e per i giovani che vogliono affacciarsi a questo mondo con competenza. L’indagine analizza diversi aspetti: dall’incidenza delle attività di accoglienza sul fatturato delle cantine per aree geografiche, alla comunicazione aziendale dedicata, dalla provenienza al target degli enoturisti, dalle esperienze enoiche proposte alla spesa dell’enoturista, dai servizi alle azioni svolte dai Comuni, dai punti di forza alle aree di miglioramento.

È possibile scaricare le slide complete dell’indagine a questo link

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