Le bollicine trainano la ripresa. Nel 2021 +14,2%

Per 2022 crescita stimata del 4,8%” dallo studio di Mediobanca

 

Dall’indagine sul settore vinicolo nazionale realizzata dall’Area Studi di Mediobanca, per il 2022 i principali produttori di vino italiani prevedono una crescita del 4,8%, che potrebbe arrivare al 5,6% per l’export.
A spingere le vendite, è soprattutto il riconfermato successo delle bollicine (+5,7% i ricavi complessivi, +7,5% l’export,) mentre per i vini fermi l’aspettativa è un po’ più contenuta (+4,6%, +5,3% l’export).
Il 91,7% dei principali produttori di vino prevede un incremento dei ricavi, a due cifre nel 23,3% dei casi ma la quota cala all’87% se si guarda all’export. 

Lo studio di Mediobanca ha analizzato le 251 principali società di capitali italiane con fatturato 2020 superiore ai 20 milioni di euro e ricavi aggregati pari a 9,3 miliardi di euro, l’85,3% del fatturato nazionale del settore.

Il 2021 per queste società si è chiuso con un aumento del fatturato del 14,2% (+14,8% il mercato interno, +13,6% l’estero), dopo un 2020 caratterizzato da una significativa contrazione delle vendite (principalmente per la chiusura del canale Ho.Re.Ca).
L’EBIT* è passato dal 5,4% del 2020 al 6%, e il risultato netto dal 4,2% al 4,3% del fatturato.
I vini frizzanti (+21%) hanno accelerato più di quelli fermi (+12,4%), mentre le cooperative (che avevano sopportato meglio le conseguenze della pandemia) hanno contenuto la crescita al +9,2% contro il 19,6% di Spa e Srl. Il 41,2 dell’export è nei Paesi europei, seguito dal 34,1% nel Nord America (34,1%); crescita importante (+22,8%) per l’America centro-meridionale.

Il 2021 ha preservato il canale della grande distribuzione che, stabile al 35,6% del mercato, è cresciuto a valore del 13,5% e ha decretato la ripresa dell’Ho.Re.Ca. (+28,1%), che passa dal 15,6% al 15,9%. 

Il 2021 si è caratterizzato per l’aumento delle vendite dei vini posizionati su fasce di prezzo più alte a discapito di quelli più accessibili: balzo in avanti del +33,2% per i vini Icon (con una quota passata dall’1,8% del 2020 al 2,1% nel 2021), e aumenti a doppia cifra anche per tutti i segmenti della fascia Premium (Premium +14,5%, Super Premium +24,5%, Ultra Premium +32,7%). Crescita più contenuta invece per i vini Basic (+8,7%) che tuttavia concorrono alla formazione di poco più della metà del fatturato complessivo (market share del 52%, era il 53,7% nel 2020).  

Nella crescente attenzione per la sostenibilità, si inserisce l’interesse per i vini biologici che, sebbene rappresentino ancora una nicchia (3,3% delle vendite complessive nel 2021), sono cresciuti del +11% rispetto all’anno precedente. 

*EBIT è l’acronimo di Earnings Before Interests and Taxes ed è un risultato intermedio del conto economico per valutare la redditività dell’impresa. 

elisabettadetommaso@carlozucchetti.it

 

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