Dal 1960, anno di nascita, la Cantina Sociale Cesanese del Piglio ha sempre lavorato per la promozione del territorio e del Cesanese, ha fornito supporto tecnico ai soci e ha lavorato all’ottenimento della D.O.C. nel 1973 e nel 2008 della D.O.C.G.
Una realtà che ha segnato la storia del Cesanese.
Raggiungiamo, telefonicamente, nell’Aula della Camera dei Deputati l’Onorevole Luca Sbardella presidente della Cantina del Piglio
“ Stiamo lavorando per continuare diversamente il lavoro della nostra Cantina. È in corso una trattativa con una cordata di imprenditori, anche locali, intenzionati a rilevare sia la struttura che il marchio. “
In questi anni la Cantina ha comunque garantito ai conferitori l’acquisto delle uve. Pensa che sarà possibile anche per la vendemmia 2023?
“La trattativa è a buon punto. Sono, moderatamente, ottimista. Tutti vogliamo scongiurare la liquidazione di un pezzo importante di storia della nostra comunità, che molto ha rappresentato per il territorio”
I posti di lavoro saranno garantiti?
“ La situazione è un po’ ingarbugliata. Ci sono vertenze in corso. Speriamo di risolverle e garantire una prosecuzione dell’attività almeno per una parte dei lavoratori”
In questi anni la Cantina è stata parte importante della crescita di piccole aziende che hanno potuto usufruire dell’attrezzatura della cantina e del suo know-how. Pensa che sia possibile continuare a erogare questo servizio anche quest’anno?
“Nella complessa trattativa in corso questo, per noi, è un’attività determinante. Abbiamo indicato l’outsourcing come fondamentale per lo sviluppo del territorio e del settore agricolo. Il Cesanese da sempre rappresenta per noi i sapori e i profumi della nostra terra.”