Giovanni Faenza del birrificio Ritual Lab Birraio dell’Anno 2020

Ottimo risultato per la Tuscia: Conor Gallagher Deeks del birrificio Hilltop di Bassano Romano si piazza all'undicesimo posto

Il riconoscimento, organizzato da Fermento Birra, premia il miglior produttore di birra italiano individuato dal voto di 100 giudici selezionati tra publican, esperti, degustatori e giornalisti secondo un meccanismo di voto che tiene conto della bravura e della costanza produttiva espressa nell’arco dell’anno.
“Merito di birre sempre al top della forma e soprattutto di una capacità non comune di saper interpretare in maniera impeccabile i più differenti stili birrari, attingendo con disinvoltura dal mondo delle Lager a quello delle Ale di stampo americano, passando per Sour, Saison e birre passate in botte. Una filosofia produttiva che ha come obiettivo quello di stupire, di folgorare, ma senza strafare, senza perdere di vista la bevibilità: birre dotate di personalità, graffianti, ma sempre bilanciate.”
La motivazione prosegue … “ non mancano all’appello esplosive IPA come la Tupamaros e la Too Nerdy, vere icone tra le versioni più muscolari del genere (8 %.), o la Nerd Choice, versione depotenziata (3,9 %) ma non in termini olfattivi dove mantiene l’irruenza fruttata e resinosa, o come ancora la Holy Haze, espressione del filone più moderno delle New England IPA. C’è poi anche una vena tedesca che emerge in maniera cristallina con birre del calibro della Ritual Pils, fulgido esempio di Italian Pilsner, della maltata e scorrevolissima Haus Bier, o della Bock, interpretazione di uno stile robusto quanto appagante. Sicuramente tra le frecce che sono andate a bersaglio nel recente passato impossibile dimenticare la Papa Nero e le sue versioni barricate: frutto di una collaborazione con gli americani della Voodoo Brewery (Pennsylvania), stiamo parlando di una imperial stout estrema che supera i 13 gradi alcolici, ricca di tostature, frutta secca e torrefazioni da accogliere con senso della misura e con il piacere di concedersi tempi di bevuta rilassati”

Birraio dell’Anno 2020

1° Giovanni Faenza Ritual Lab Formello (RM)
2° Marco Valeriani Alder Seregno (MB)
3° Luigi Recchiuti Opperbacco Notaresco (TE)
4° Pietro Fontana e Matteo Bonfanti Carrobiolo Monza (MB)
5° Mauro Salaorni Birra Mastino San Martino Buon Albergo (VR)
6° Marco Raffaeli Mukkeller Porto Sant’Elpidio (FM)
7° Josif Vezzoli Birra Elvo Graglia (BI)
8° Matteo Pomposini e Cecilia Scisciani MC77 Serrapetrona (MC)
9° Samuele Cesaroni Brasseria della Fonte Pienza (SI)
10° Luciano Landolfi Eastside Latina
11° Conor Gallagher Deeks Hilltop Bassano Romano (VT)
12° Emanuele Longo Birrificio Lariano Sirone (LC)
13° Pietro Di Pilato Brewfist Codogno (LO)
14° Luigi D’Amelio Extraomnes  Marnate (VA)
15° Nicola Perra Barley Maracalagonis (CA)
16° Agostino Arioli Birrificio Italiano Limido Comasco (CO)
17° Gino Perissutti Foglie d’Erba Forni di Sopra (UD)
18° Enrico Ciani Birra dell’Eremo Assisi (PG)
19° Fabio Brocca Birrificio Lambrate Milano
20° Lorenzo Guarino Birrificio Rurale Desio (MB)

 

 

 

www.fermentobirra.com

www.birraiodellanno.it

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