Color Arlecchino Dolce

La dispensa ancora occupata da rimasugli di panettoni e torroni ed ecco Carnevale.

La dieta depurativa è durata meno di 15 giorni. Frappe, chiacchiere, castagnole, bombette frittelle cantano come le Sirene di Ulisse e nessuno può resistere.

Iniziano le sfilate, i carri e i gruppi mascherati, feste e veglioni, coriandoli e stelle filanti, lingue di suocera che strombettano direttamente nelle orecchie.

Simboli del periodo: le maschere storiche di Arlecchino (bergamasco) e Pulcinella (napoletano)arlecchino e pulcinella

I personaggi della commedia dell’arte italiana sono ormai lontani da essere scelti come travestimenti. C’è chi tende all’originalità a tutti i costi (ho visto un ragazzo travestito da autovelox), chi si ispira a personaggi della fantasia, ad esempio dei cartoni animati, delle fiabe, o sceglie i super eroi dei fumetti, i divi della tv, oppure gli intramontabili travestimenti sexy e chi più ne ha più ne metta.

Le maschere fatte in casa sono ormai storia di ieri, e mi sembra veramente un peccato!

Ricordo la favoletta che mi raccontavano da bambina per spiegare Il Vestito di Arlecchino:

“Molti e molti anni fa c’era un bambino, chiamato Arlecchino, molto povero che viveva con la sua mamma in una misera casetta. In una scuola di Bergamo per carnevale la maestra organizzò una bella festa e propose a tutti i bambini di vestirsi in maschera. Gli amici di Arlecchino decisero di vestirsi in maschera l’ultimo giorno di carnevale con gli abiti cuciti dalle loro mamme. Arlecchino era triste perché la madre, che era vedova e povera, non poteva comperare la stoffa per il suo vestito. Le mamme degli amici di Arlecchino le regalarono allora gli avanzi di stoffa così la mamma di Arlecchino poté cucirgli il vestito. La mattina del martedì grasso, quando Arlecchino entrò in classe lo accolsero con un fragoroso applauso perché il suo vestito, non solo era il più bello ma anche il più originale.”

O la filastrocca di Gianni Rodari “Il Vestito di Arlecchino”

Per fare un vestito ad Arlecchino
ci mise una toppa Meneghino,
ne mise un’altra Pulcinella,
una Gianduia, una Brighella.
Pantalone, vecchio pidocchio,
ci mise uno strappo sul ginocchio,
e Stenterello, largo di mano
qualche macchia di vino toscano.
Colombina che lo cucì
fece un vestito stretto così.
Arlecchino lo mise lo stesso
ma ci stava un tantino perplesso.
Disse allora Balanzone,
bolognese dottorone:
“Ti assicuro e te lo giuro
che ti andrà bene li mese venturo
se osserverai la mia ricetta:
un giorno digiuno e l’altro bolletta!”

Eccomi qua, care mamme e papà, a proporvi insieme con i vostri figli di giocare “a fare” non un vestito con ago e filo, come la madre del bimbo poverello della favoletta, né “la dieta di Balanzone” ma un dolce dedicato al Carnevale: La Torta Arlecchino.

Questa torta è, ovviamente un dolce molto colorato che piacerà sicuramente ai vostri bambini.

I colori insieme al gusto sono i suoi punti di forza. In commercio vi sono molti coloranti alimentari, naturali, certificati e garantiti. Il mio consiglio è quello di farvi i colori vegetali da soli, a casa, vedrete che oltre ad aumentare il divertimento e la soddisfazione nel risultato, avrete anche al gusto delle belle sorprese! Per la nostra torta direi di scegliere il giallo, il verde, il rosso, l’azzurro e l’arancione.coloranti

Preparazione dei colori:

il giallo si può fare con l’Ananas: schiacciata o frullata. Con  lo zafferano (in polvere potete usarlo direttamente, altrimenti è meglio lasciare che si sciolga mettendolo in 1/4 di bicchiere di acqua calda) Con la Curcuma: normalmente è in polvere e può essere usata direttamente.

il verde ad esempio con il Tè verde giapponese: meglio in polvere così lo usate direttamente. La menta pestata, passata e poi frullata. Con il cavolo verde passato nel frullatore. Con il prezzemolo schiacciato e battuto. Con gli spinaci bolliti e schiacciati.

il rosso con le Fragole da cuocere per 10 minuti, schiacciare e raccogliete solo il succo. La barbabietola: la barbabietola cotta, da pressare e raccogliere il succo. Il pomodoro rosso e maturo da frullare eliminando i semi. Le ciliegie per essere usate devono essere molto mature, togliere il nociolo e frullatele.

l’azzurro o il viola si può fare con i mirtilli o le more frullate, schiacciate e passate al colino.

l’arancione con le carote da frullare e poi passare al colino. Con le arance e mandarini: grattugiando la scorza ben lavata e frullare.

Ingredienti per la Torta Arlecchino

300 gr di farina

140 gr di burro

100 ml latte

220 gr di zucchero

100 gr di fecola di patate

4 uova

1 bustina di vanillina

1 bustina di lievito

“i colori”

Preparazione

Unire in una ciotola lo zucchero, la vanillina e il burro ammorbidito e lavorare energicamente. Aggiungere le uova la scorza del limone e dell’arancia sempre mescolando. Quindi unire la farina, il lievito e la fecola di patate precedentemente setacciati e mescolare e versate il latte.

Dividere l’impasto ottenuto in parti uguali in sei ciotole; lasciatene una con l’impasto naturale e nelle altre cinque aggiungete il colore vegetale precedentemente preparato.

Imburrate e infarinate una tortiera di 18 cm con i bordi alti, riponete un cucchiaio di impasto al centro, poi sovrapponete un altro cucchiaio di impasto di un altro colore,procedete disponendo una cucchiaiata di impasto sopra l’altro fino a terminare gli impasti colorati. Man mano che si procede con i colori l’impasto si allargherà ricoprendo tutto il diametro della tortiera.

Infornare a 180° per 50/60 minuti, fino a quando, introducendo uno stecchino, questi non risulterà asciutto. Fate raffreddare la torta, toglietela dallo stampo e cospargetela con zuccherini colorati o decorazioni carnevalesche.

 

 

 

Ti piace questo articolo?

Condividilo su Facebook
Condividilo su Twitter
Condividilo su Linkdin
Condividilo su Whatsapp


Spazio disponibile

Per la tua pubblicità in questo spazio contatta advertising@carlozucchetti.it

Ultimi articoli


Spazio disponibile

Per la tua pubblicità in questo spazio contatta advertising@carlozucchetti.it

Iscriviti alla Newsletter di Carlo Zucchetti