Chianti Classico Collection 2023: le nostre impressioni

Trentesima Chianti Classico Collection
206 produttori
750 etichette in degustazione

La novità della Denominazione è la possibilità, dal 1° luglio 2023, di aggiungere nell’etichetta della Gran Selezione la Menzione aggiuntiva.
Saranno 12 le Unità Geografiche Aggiuntive definite. Alcune corrispondenti ai Comuni altre a zone altamente vocate e riconoscibili:
Castellina
Castelnuovo Berardenga
Gaiole
Greve
Lamole
Montefioralle
Panzano
Radda
San Casciano
San Donato in Poggio ( Barbarino, Tavarnelle e Poggibonsi)
Vagliagli
Altra dirimente novità per la Gran Selezione l’obbligo di un minimo del 90% di Sangiovese e il restante 10% ottenuto esclusivamente da varietà storiche. Purtroppo, ma comprensibile vista la conformazione delle aziende, sarà possibile utlizzare uve provenienti per il 15% da vigneti situati in un’altra U.G.A.
Nel febbraio 2014 furono 33 i produttori che presentarono il Chianti Classico Gran Selezione.
Oggi i produttori sono 164, e le etichette 203.
30% di vendite in più rispetto all’anno precedente per la Gran Selezione, 5% della produzione totale di Chianti Classico. Nel 2022 le due tipologie; Chianti Riserva e Gran Selezione, hanno rappresentato nell’imbottigliato, congiuntamente, circa il 45% della produzione e il 56% del fatturato.
Continua il trend positivo per la denominazione del Gallo Nero. Il 2022 si è chiuso infatti con un bilancio di bottiglie vendute che segna un +6% sulla media del triennio precedente, nel 2022 ha registrato un +17% rispetto all’anno precedente e addirittura +46% rispetto al 2020 (dati Osservatorio Maxidata).
Gli USA sono il primo mercato per il Gallo Nero, 37%, senza variazioni significative in termini di volumi rispetto all’anno precedente, ma con una crescita del fatturato del 18%. Un simile scenario lo offre anche la Svizzera, dove di fronte a un aumento dei volumi dell’8%, il valore del venduto è cresciuto di un terzo.
Da sottolineare l’incremento della domanda del 50% della Francia.
Per il Chianti Classico, sono proprio gli USA che nel 2022 hanno registrato un boom di vendite di Gallo Nero confermandosi ancora una volta al primo posto: il 37% delle bottiglie di Chianti Classico e (+12%). al secondo posto, il mercato interno dove oggi viene venduto il 19% del totale dei vini Chianti Classico commercializzati. Segue il Canada al terzo posto (10%) La denominazione viene distribuita in oltre 160 paesi in tutto il mondo.
Il valore cresce su tutta la filiera, anche a partire dal prezzo delle uve e dello sfuso: la quotazione media ad ettolitro di vino Chianti Classico nel 2022 è stata più alta di circa il 10% rispetto all’anno precedente, offrendo una maggiore remuneratività anche alle aziende che non imbottigliano.

Qualche intoppo negli assaggi nella frequentatissima sala stampa ci ha rallentato nelle degustazioni. Il sistema informatico, al netto di qualche bug, funzionava bene ma non era supportato da un adeguato wifi. Dopo qualche polemica grazie alla professionalità dei Sommelier guidati con maestria da Massimo Rossi, tutto si è risolto velocemente, tornando alla vecchia e cara carta stampata.
D’altronde il 90% dei presenti erano boomer! (me compreso of course!)
Abbiamo respirato un’aria di maggior consapevolezza dei produttori. Molti stanno affrontando il cambiamento climatico con un’adeguata pratica colturale in vigna e un’attenzione maniacale al momento della raccolta. Ce lo dimostrano in maniera plastica gli assaggi del Chianti Classico 2021.
Vini inaspettatamente agili, freschi, con un frutto dinamico, di grande bevibilità a dispetto dell’annata.
Abbiamo, invece, notato una sovrapposizione di espressione tra le Riserve e la Gran Selezione. Ci sono alcuni produttori che prediligono far uscire il loro vino più espressivo come Riserva ed altri come Gran Selezione. Districarsi, per chi non conosce i terroir e i produttori, è praticamente impossibile.
Abbiamo notato anche la maggior riconoscibilità territoriale in quelle aree, Radda e Panzano su tutti, dove si è partiti per primi a confrontarsi tra produttori. A studiare assieme, scambiarsi esperienze e pensare collettivamente. Interessante come anche le grandi cantine, non solo i vignaioli dunque, abbiano intrapreso la strada di vini più leggibili, territoriali.
In poche parole, sempre meno vini di Cantina!

Ha degustato con me Adriano Guerri di cloudwine9.com. Era impossibile, ovviamente assaggiare tutti i vini, siamo riusciti a degustarne l’80%!

I nostri migliori assaggi per denominazione e in ordne rigorosamente alfabetico.
Tra parentesi i vitigni alla fine le U.G.A.

L’andamento delle vendemmie 2018-2022 secondo il Consorzio Vino Chianti Classico clicca qui

 

Chianti Classico 2021
Castellare di Castellina Castellare (95% Sangiovese, 5% Canaiolo) Castellina in Chianti
Castello di Ama (96% Sangiovese, 4% Merlot) Gaiole
Fattoria San Giusto a Rentennano (95% Sangiovese, 5% Canaiolo) Gaiole
Gagliole – Rubiolo (100% Sangiovese) Panzano
Poggerino (100% Sangiovese) Radda
Riecine (100% Sangiovese) Gaiole

Chianti Classico 2020
Caparsa (100% Sangiovese) Radda
Colombaio di Cencio Monticello (100% Sangiovese) Gaiole
Il Palagio di Panzano (100% Sangiovese) Panzano
Montefioralle (90% Sangiovese, 6% Canaiolo, 4% Colorino) Montefioralle
Monterotondo – Vaggiolata (85% Sangiovese, 10% Canaiolo, 5% Malvasia Nera) Gaiole
Poci (90% Sangiovese, 10% Alicante Bouschet) Radda
Pomona (100% Sangiovese) Castellina in Chianti
Tenuta di Carleone (100% Sangiovese) Radda
Val delle Corti (95% Sangiovese, 5% Canaiolo) Radda

Chianti Classico 2019
Castell’in Villa (100% Sangiovese) Castelnuovo Berardenga
Il Barlettaio (100% Sangiovese) Radda
Le Cinciole (100% Sangiovese) Panzano
Chianti Riserva 2020
Caparsa – Caparsino (100% Sangiovese) Radda
Castello di Volpaia (100% Sangiovese) Radda
Fattoria San Giusto a Rentennano – Le Baròncole (97% Sangiovese, 3% Canaiolo) Gaiole
L’Erta di Radda (100% Sangiovese) Radda
Maurizio Alongi – Vigna Barbischio (96% Sangiovese, 2% Malvasia Nera, 2% Canaiolo) Gaiole
Monterotondo Seratina (95% Sangiovese, 5% Malvasia Nera) Gaiole

Chianti Riserva 2019
Il Barlettaio (100% Sangiovese) Radda
Il Poggiolino (95% Sangiovese, 5% Colorino) San Donato in Poggio
Istine Levigne (100% Sangiovese) Radda
Nittardi (95% Sangiovese, 5% Merlot) Castellina in Chianti
Val delle Corti (100% Sangiovese) Radda

Chianti Riserva 2018
Badia a Coltibuono (90% Sangiovese, 10% altri vitigni) Gaiole

Chianti Gran Selezione 2020
Fontodi – Vigna del Sorbo (100% Sangiovese) Panzano
Riecine – Vigna Gittori (100% Sangiovese) Gaiole

Chianti Gran Selezione 2019
Castello di Ama – San Lorenzo (80% Sangiovese, 13% Merlot, 7% Malvasia Nera) Gaiole
Conti Capponi/Villa Calcinaia – Vigna Bastignano (100% Sangiovese) Montefioralle
Conti Capponi/Villa Calcinaia – Vigna La Fornace (100% Sangiovese) Montefioralle
Conti Capponi/Villa Calcinaia – Vigna Contessa Luisa(100% Sangiovese) Montefioralle
Il Molino di Grace – Il Margone (100% Sangiovese) Panzano
Luiano – Ottantuno (85% Sangiovese, 15% Merlot) Greve in Chianti
Podere Castellinuzza/Paolo Coccia – Vecchie Vigne (100% Sangiovese) Lamole
Ricasoli – Castello di Brolio (100% Sangiovese) Gaiole

Chianti Gran Selezione 2018
Capannelle (100% Sangiovese) Gaiole
Fattoria di Rignana – Villa di Rignana (100% Sangiovese) Panzano
I Fabbri (100% Sangiovese) Lamole
Lamole di Lamole – Vigneto di Campolungo (100% Sangiovese) Lamole
Le Cinciole – Aluigi (100% Sangiovese) Panzano

  

www.chianticlassico.com
   

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