Castello di Montegiove e il suo campo di conservazione

Messi a dimora 52 biotipi di vitigni
5 varietà con DNA sconosciuto

 

Lorenzo Misciattelli

Il Castello di Montegiove si erge tra le verdi colline umbre nel comune di Montegabbione storica terra di confine tra Orvieto e Perugia, in provincia di Terni. Venne eretto intorno al 1280 ad opera della Famiglia Bulgarelli, conti di Marsciano, ed è uno dei castelli più antichi della regione.
Dal 1780 la proprietà appartiene alla Famiglia Misciattelli che, unificando l’antico feudo e la proprietà del castello, lo adattarono a scopi agricoli. Oggi comprende un’azienda agricola con cantina e un esclusivo agriturismo.
Grazie a un impegnativo, ma appassionante progetto di restauro portato avanti da Lorenzo Misciatelli-Mocenigo-Soranzo, attuale proprietario, tutto ciò che ruota intorno alla proprietà è stato preservato con cura nel corso del tempo.
I 1.200 ettari, 14 vitati, comprendono querceti, vigne, uliveti, pascoli e seminativi.
I prodotti principali sono i vini Orvietano Rosso D.O.C. e I.G.T. Umbria, l’Olio Extra-Vergine d’Oliva, legna, tartufi e carne di Chianina allevata allo stato brado. Nella campagna circostante ci sono vari sentieri ben segnalati per fare delle passeggiate a piedi, a cavallo e in bici, e lungo i vari percorsi si trovano numerosi luoghi incantevoli perfetti per picnic, lontani dalla pulsante vita urbana. Lorenzo, nasce e cresce in Danimarca dove si laurea in Scienze delle Produzioni Animali, per poi convintamente decidere che il posto più bello per vivere ed operare sia Montegiove.

Da sx Lorenzo Misciattelli e Luigino Bertolazzi

La cantina si integra negli storici spazi del castello perfettamente conservato.
La produzione vinicola della tenuta risale ai tempi degli Etruschi, ed il primo riferimento scritto ai vigneti di Montegiove è del 1292. La vigna più vecchia ancora in produzione risale al 1968.
Il Castello di Montegiove ricade geograficamente nella zona di produzione dell’Orvieto qui, spiega Lorenzo, siamo, però, su una falda geologicamente simile a quello che si trova a Siena con suoli caratterizzati da argilla e calcare, ideali per vini rossi importanti
Suoli variegati, altitudini che vanno dai 380 ai 620 s.l.m. con differenti esposizioni.
Le varietà rosse sono prevalenti: Sangiovese, Montepulciano, Sagrantino, Canaiolo, Barbera, Merlot e Cabernet Sauvignon.

Da sx Daniele Dal Cerè, Gianmarco Guarise, Luigino Bertolazzi, Lorenzo Mesciattelli e Paolo Storchi

Con la ristrutturazione recente di alcuni vigneti l’orientamento produttivo ha privilegiato varietà storicamente presenti sul territorio come biotipi particolari del Sangiovese e del Prugnolo Gentile. Attualmente è in corso un progetto di valorizzazione del patrimonio viticolo autoctono; nella primavera del 2013, ha avuto inizio l’impianto di nuovi vigneti, con la messa a dimora di un campo di conservazione che raccoglie al suo interno 52 biotipi diversi fra i quali anche 5 varietà con DNA sconosciuto, probabilmente si tratta delle antiche “Vicciute”. Un progetto realizzato in collaborazione con il Crea di Arezzo diretto da Paolo Storchi.

Castello di Montegiove
Via Beata Angelina, 1
05010 Montegiove TR
00763-837 473
info@castellomontegiove.com
www.castellomontegiove.com/it

Il viaggio continua…
Foto di Gianmarco Guarise
graspo@carlozucchetti.it

Grazie a Francesco Turri e a www.egnews.it per averci dato la possibilità di ri/pubblicare i loro articoli

Ti piace questo articolo?

Condividilo su Facebook
Condividilo su Twitter
Condividilo su Linkdin
Condividilo su Whatsapp

Iscriviti alla Newsletter di Carlo Zucchetti