Il biologico continua a crescere: +19% nei primi 6 mesi del 2016

Il biologico vola. Nei primi sei mesi del 2016, in Italia, sono aumentate del 19% la spesa per i prodotti del settore e la superficia coltivata, che ha raggiunto l’11% del totale. Le aziende agricole biologiche sono quasi 50 mila. I dati emergono dall’assemblea dell’Anabio-Cia, l’Associazione Nazionale Agricoltura Biologica della Confederazione Italiana Agricoltura, che ha come obiettivo la trasformazione del biologico da attività di nicchia a nuovo modello produttivo a tutto vantaggio degli agricoltori, senza mai far mancare la soddisfazione delle esigenze di consumatori e ambiente.

“Nel 2015 – spiega Federico Marchini, presidente di Anabio – il prezzo medio pagato per il latte ai produttori è diminuito del 13%, mentre ha segnato +14% per quello biologico. Stessa cosa per il grano duro: se il listino di quello convenzionale è cresciuto dell’8%, quello bio ha guadagnato il 41%. Sul fronte dei consumi l’incremento della spesa ininterrotta ormai da oltre dieci anni, si traduce in un fatturato di 2,1 miliardi di euro l’anno, che sale a 2,5 aggiungendo la voce ‘food-service’, ossia ristorazione e bar. Bene anche dal punto di vista ambientale, perché la conversione colturale bio comporta, in fase produttiva, un taglio di circa il 25% di energia“.

Secondo Anabio-Cia, il comparto può divenire un potente driver per far uscire dalla crisi tutto il settore agroalimentare, “a patto che si riorganizzi la rappresentanza politico-professionale del mondo produttivo, oggi troppo frammentata e dispersa in un numero eccessivo di sigle territoriali“. Il presidente nazionale della Cia Dino Scanavino, presente ai lavori, infine, ha puntato il dito sulla necessità “di una semplificazione legislativa e amministrativa e di potenziare ricerca e innovazione, fondamentali per lo sviluppo del settore al fine di contrastare i cambiamenti climatici“.