Bansky a Milano, una riflessione sul consumismo occidentale

In mostra più di 130 opere

Immagina una città in cui i graffiti non fossero illegali, una città in cui tutti potessero disegnare dove vogliono. Dove ogni strada fosse inondata di miriadi di colori e brevi espressioni. Dove aspettare in piedi l’autobus alla fermata non fosse mai noioso. Una città che desse l’impressione di una festa aperta a tutti, non solo agli agenti immobiliari e ai magnati del business. Immagina una città così e scostati dal muro – la vernice è fresca.
Su la vera identità di Bansky la casistica è ampia, c’è chi dice che sia Robert Del Naja dei Massive Attack e chi invece pensa che sia solo una sigla dietro cui si cela un collettivo di persone. In realtà poco importa sapere la verità, visto che in un’epoca narcisa e autoreferenziale la scelta di restare anonimi è rivoluzionaria. E, diciamolo pure, anche di successo.

C’è anche questo nella bella mostra milanese dedicata all’artista britannico (ammesso che sia britannico) negli spazi della Galleria dei Mosaici, alla Stazione Centrale, aperta lo scorso 3 dicembre (chiude il 27 febbraio, qui tutte le info: theworldofbanksy.it). Ci sono le sue scimmie e i suoi topi, ci sono i ritratti dissacranti dei potenti (da Lenin a Churchill), c’è la ragazza col palloncino e c’è il lanciatore di fiori, c’è soprattutto la critica feroce ed ironica al consumismo verso la quale è difficile restare indifferenti.

In mostra ci sono più di 130 opere che sono apparse in numerose città del mondo, riprodotte in scala, e grazie alle quali si compie un viaggio immersivo nel mondo di quello che nel 2010, insieme a Lady Gaga, Obama, Robert Pattinson, Sir Elton John e Prince, è stato anche nominato una delle persone più influenti al mondo dal Time Magazine. Bizzarro destino per un’artista che ha sempre criticato (a ragione) la mercificazione dell’arte e anche la fruizione che di essa si fa nei musei.

Ci vuole del fegato, e anche tanto, per levarsi in piedi da perfetti sconosciuti in una democrazia occidentale e invocare cose in cui nessuno altro crede, come la pace, la giustizia e la libertà”. La mostra alla Stazione Centrale è lì a ricordarcelo. 

The World of Banksi
Stazione di Milano Centrale

Sede: Stazione di Milano Centrale

Dal martedì al venerdì: 14.50€ – ridotto da 7€ a 10€ – minori di 6 anni ingresso gratuito
Fine settimana e festivi: 16.50€ – ridotto da 8€ a 12€ – minori di 6 anni ingresso gratuito
Dal 3 dicembre 2021 al 27 febbraio 2022
da Martedì a Venerdì: dalle 11 alle 20 (ultimo ingresso ore 19)
Sabato e Domenica: dalle 10 alle 20 (ultimo ingresso ore 19)
Chiuso il Lunedì
Si consiglia l’acquisto dei biglietti on line theworldofbanksy.it

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