Il Direttore del Consorzio, Luca Pollini spiega che “le modifiche più rilevanti.. per il Rosso potranno essere utilizzate, da sole o congiuntamente e per un minimo del 60%, Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Syrah e Ciliegiolo. Mentre per la produzione del Bianco, oltre a Vermentino e Trebbiano Toscano, sarà possibile utilizzare anche il Viognier da solo o congiuntamente alle altre due varietà, per almeno il 60%. Inserita, aggiunge Pollini, anche la Menzione Riserva sia per la tipologia Bianco, invecchiamento non inferiore a 12 mesi, che per il Rosso – con invecchiamento obbligatorio di due anni, almeno 6 mesi in legno …resta invariata la possibilità di produrre le tipologie varietali e sono stati anche inseriti Cabernet Franc, Petit Verdot e Pugnitello. Inoltre, primo caso in Toscana per vini D.O.P., vi è ora la possibilità di utilizzare in etichetta l’indicazione di due varietà. “Sono state aggiunte prescrizioni specifiche per la viticoltura aumentata per esempio, chiude il Direttore, la densità minima di ceppi per ettaro.
Il prossimo passo -chiosa il Presidente Mazzei- sarà la richiesta di imbottigliamento nella zona di produzione
Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana
279 aziende di cui 91 vignaioli produttori
Produzione 6 milioni di bottiglie prodotte all’anno.
La D.O.C. Maremma Toscana, al 3° posto per superficie vitata in Toscana, comprende l’intera provincia di Grosseto, una vasta area nel sud della Toscana che si estende dalle pendici del Monte Amiata e raggiunge la costa maremmana e l’Argentario fino all’isola del Giglio.
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