8 Marzo 2015 Non una ricetta ma un Menu

Alla mia tavola per domenica 8 Marzo, sarei così attenta da non lasciare niente al caso, perché un piatto è buono quando è ancora caldo, quando abbiamo fame, non ho la pazienza  di Charles Bukowsky per il quale “tutto accade a tutti, prima o poi, se c’è abbastanza tempo”.

Per il Global Gender Gap Report 2014, le donne dovranno attendere 81 anni prima di vedere riconosciuti i loro diritti e aspirare a realizzare la parità completa tra uomini e donne. Secondo questo studio l’Italia è al 69° posto su 142 Paesi presi in esame circa la disparità di genere.bilancia

Organizzerei una lunga tavola senza tovaglie né stoviglie. Solo 142 sedie di prossimità. Tutte in posizione una a fianco all’altra, di seguito: nessun capotavola, nessuno di rimpetto, tutti a fianco. Ognuno dei commensali dovrebbe portarsi da casa tutto l’occorrente per la propria comodità, consapevole di non aver tralasciato alcuno strumento, consapevole e ottimamente preparato, all’eventualità di disporre della posata giusta per la pietanza servita. Il Menu è alla cieca, le bottiglie sono bendate, le ricette sono segrete, e per essere pronti ed avere i mezzi appropriati per godere della giornata, si dovrà essere costretti a pensare ad ogni possibile eventualità e alla più idonea soluzione. Non è possibile degustare un brodo con una forchetta.

Femminicidio. Un quinto degli omicidi perpetuati nel mondo sono a danno di donne e bambine. I Paesi più percolosi per le donne sono Afghanistan, RD Congo, Pakistan, India e Somalia – Small Arms Survey

feminicidio

Verranno serviti piatti con ingredienti di ogni genere e provenienza. Esattamente 142. Chi rifiuta un cibo dovrà spiegare a tutti gli altri le ragioni della discriminazione: il perché la pietanza verrà scartata.

Ogni distinzione, esclusione o restrizione, sulla base del sesso, che ha l’effetto o lo scopo di compromettere o annullare il riconoscimento, il godimento o l’esercizio, da parte delle donne, a prescindere dal loro stato civile, su una base di parità tra uomini e donne, dei diritti umani e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale, culturale, civile o in qualsiasi altro campo, senza stereotipo di ruolo di genere. – Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna (CEDAW) 

sex

Anche il servizio a tavola sarà ordinato in organizzato in modo che a turno tutti diventino servitori. Ognuno dovrà seguire le regole di servizio al tavolo.

 « Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. »  – Il primo articolo della Dichiarazione universale dei diritti umani.Roosvelt

Garantita sarà la genuinità dei prodotti, il rispetto per le materie prime, in merito alle quali  verranno date tutte le informazioni sugli ingredienti a vantaggio dei malati, gli intolleranti e gli allergici.

In occasione della Festa della Donna e alla vigilia della Commissione ONU sullo Status donne a New York, L’Organizzazione Mondiale della Sanità fa il punto sulle nuove sfide per garantire la salute delle donne di tutto il mondo. “Con la Divisione dell’OMS che dirigo abbiamo ottenuto dei risultati importanti in molti paesi nel mondo, sia per la salute riproduttiva e sessuale che per l’educazione. Ma la strada da fare e’ ancora lunga per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere poiche’ in molti paesi, il potere e la salute delle donne e’ ancora una chimera e non solo loro ne pagano le conseguenze” – Flavia Bustreo, Vice Direttore Generale, Salute della Famiglia, delle Donne e dei Bambini presso l’OMS cuore

Il dessert. Tutti noi lo sappiamo o lo intuiamo: per cucinare abbiamo la necessità di conoscere un minimo la chimica e la fisica degli alimenti che utilizziamo, la loro reazione ad esempio al caldo e al freddo. Un buon dessert sarà quello che seguirà le regole quasi matematiche, scientifiche della pasticceria, fatte di dosi e precisione nei tempi..

“Politiche sociali, modelli organizzativi del lavoro, condivisione del lavoro di cura sono tutti aspetti rilevanti per aumentare l’occupazione e, di conseguenza, i tassi di fecondità; ma se non si superano stereotipi e pregiudizi e soprattutto non si interviene sulle “forme” di produzione del sapere e le rappresentazioni collettive dominanti, gli sforzi prodotti rischiano di continuare ad essere inefficaci. Decodificare i presupposti sessuati di una scienza ritenuta neutra e oggettiva, mettere in luce le tensioni che intercorrono tra scienza, cultura e istanze sociali attraverso una continua interazione dialettica significa denunciare, come ha fatto il pensiero femminista, che le conoscenze “non sono la pura e semplice registrazione di un fatto naturale, ma l’esito di una negoziazione il cui risultato finale sta proprio nell’ apparire non costruito”. Genere e Scienza –Programma Horizon 2020donna e scenza

Buon Appetito…

 

Ti piace questo articolo?

Condividilo su Facebook
Condividilo su Twitter
Condividilo su Linkdin
Condividilo su Whatsapp


Spazio disponibile

Per la tua pubblicità in questo spazio contatta advertising@carlozucchetti.it

Ultimi articoli


Spazio disponibile

Per la tua pubblicità in questo spazio contatta advertising@carlozucchetti.it

Iscriviti alla Newsletter di Carlo Zucchetti