L’Italia, si sa, è un paese “anziano”. Il perchè, è facilmente intuibile, è strettamente legato all’alimentazione e alla dieta Mediterranea fruibile a tutte le fasce sociali.
Ma come è strutturata l’alimentazione, in termini percentuali, delle persone ultracentenarie?
L’associazione Italiana Gastroenterologi all’interno del convegno annuale della Federazione Italiana delle Società Malattie Apparato Digerente (Fismad) in svolgimento fino al 24 Marzo a Roma, presenterà uno studio a riguardo.
“Cibo, sì come alimento ma soprattutto come medicina naturale”, sottolinea Gioacchino Leandro, presidente dell’Associazione Italiana Gastroenterologi ed endoscopisti Ospedalieri (Aigo). Importante però anche soffermarsi sulle quantità, non sempre è bene saziarsi, ma anzi, la raccomandazione è arrivare al massimo all’80% di sazietà, difatti molti studi concordano con il raggiungimento di circa 1200/1500 calorie giornaliere, proprio come nella quasi totalità dei “centenari”.
Ti piace questo articolo?
Condividilo su Facebook
Condividilo su Twitter
Condividilo su Linkdin
Condividilo su Whatsapp
- Info Autore
Riccardo Roselli
Classe 1984, romano e Romanista. Dopo la formazione universitaria si dedica al cibo e l’enogastronomia in generale.
Ottenuta la qualifica professionale di Sommelier, un diploma di primo livello Onaf e un attestato professionale in una scuola di cucina, collabora con la Fisar in servizi, degustazioni ed eventi. Consulente in enoteche per carte dei vini e organizzazioni del food e beverage con ristoranti e catering, si diletta scrivendo articoli enogastronomici e organizzando eventi e piccole manifestazioni.
Spazio disponibile
Per la tua pubblicità in questo spazio contatta advertising@carlozucchetti.it
Ultimi articoli
Spazio disponibile
Per la tua pubblicità in questo spazio contatta advertising@carlozucchetti.it