Visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Viterbo

In Italia molte delle emergenze, delle calamità naturali sono dovute, o aggravate, da una scarsa cura del territorio. Questo è un tema centrale e deve essere una priorità per l’Italia, non solo per la salvaguardia della bellezza ma è decisivo anche per lo sviluppo economico”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante il suo intervento a Viterbo, dove ha presenziato all’inaugurazione dell’anno accademico 2018-19 dell’Università della Tuscia.

Il capo dello Stato, con una certa sorpresa, ha citato e lodato Greta Thunberg, la giovanissima attivista svedese, 15 anni, che lo scorso dicembre ha colpito il mondo con il suo appassionato discorso alla conferenza mondiale sul clima di Katowice in Polonia in cui ha accusato le leadership mondiali di inerzia rispetto alla gravità dei mali del pianeta. “Il suo discorso – ha sottolineato Mattarella – sia una spinta per le istituzioni”. Sulla protezione dell’ambiente e sulla lotta ai mutamenti climatici “c’è un’equità intergenerazionale da rispettare. Noi non possiamo depauperare le prossime generazioni di tutto quello che stiamo utilizzando noi”.

Nel contesto accademico della giornata, il presidente ha elogiato le università italiane, che “contribuiscono in maniera decisiva alla cultura del nostro Paese e lo collegano al livello internazionale della cultura e dell’approfondimento. Gli studenti sono il centro e l’obiettivo di tutti gli atenei. L’Università della Tuscia è chiamata ad occuparsi della cura del territorio, qui si fa un lavoro importante”. Mattarella ha evidenziato come, nonostante i suoi soli quaranta anni di vita, l’ateneo viterbese affondi in realtà le sue radici in una tradizione culturale molto antica, ricordando che nel 1546 nacque a Viterbo il primo “Studium” presso Palazzo dei Priori.

La visita a Viterbo si era aperta con un saluto nell’ufficio del rettore Alessandro Ruggieri, dove ad accoglierlo ha trovato anche il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, il sindaco di Viterbo, Giovanni Maria Arena, e il prefetto Giovanni Bruno. Atteso fuori da una delegazione di studenti, il presidente della Repubblica si è fermato con loro a scambiare alcune battute. Poi si è recato nell’auditorium per la cerimonia, aperta dal padrone di casa Ruggieri che ha insistito sul valore dell’università pubblica, della cultura e della conoscenza per uscire dal proprio campanile, incontrare il mondo e competere a livello globale. Dopo l’intervento all’Università della Tuscia, il presidente Mattarella si è recato al monastero di Santa Rosa dove, accompagnato dal vescovo Lino Fumagalli, ha visitato in forma privata l’intero complesso.

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