Azzerare i dazi sul vino tra Usa e Ue e tenere fuori il settore da dispute commerciali non correlate. Questo in sintesi quelli che chiedono le due principali organizzazioni del settore vitivinicolo nell’Unione europea e degli Stati Uniti, ovvero Comite’ Europe’en des Entreprises Vins (Ceev) e Wine Institute, che in un documento congiunto riconoscono la centralità del commercio internazionale transatlantico del vino e chiedono l’immediata eliminazione di tutti i dazi. Per dare qualche dato, attualmente, per il caso Airbus, c’è’ un 25% di dazi supplementari applicato alle bottiglie provenienti da Francia, Spagna,Germania e Regno Unito. I vini Ue che entrano negli Usa pagano tariffe da 1 a 22 centesimi di dollaro al litro, in base alla categoria e al grado alcolico. I dazi Ue sui vini Usa vanno da 1 a 32 centesimi di euro al litro. La dichiarazione delle due associazioni invita i governi dell’Unione Europea e degli Stati Uniti a preservare e a rafforzare la partnership sul vino UE-USA attraverso la completa eliminazione dei dazi, un concetto noto anche come ‘’zero-for-zero” o “wine for wine”, come espresso anche dai rispettivi Presidenti delle due associazioni: ‘’Un commercio libero è condizione essenziale per difendere e preservare i numerosi sforzi ed investimenti sostenuti dai produttori vinicoli, chiediamo alle Autorità di proteggere il settore vinicolo che è stato colpito da un fuoco incrociato, generato da una disputa commerciale ad esso estranea – ha sottolineato Jean Marie Barillère, Presidente del Comitè Vins. Dello stesso avviso anche Robert P.” Bobby” Koch, Presidente e CEO del Wine Institute: ” I mercati di esportazione sono una chiave di crescita fondamentale per le cantine statunitensi, e i dazi di qualsiasi genere creano degli ostacoli. È giunto il momento per tutti i governi di riconoscere i vantaggi unici del commercio del vino ed eliminare i dazi una volta per tutte”. Che si proceda nella giusta direzione con questo accordo, è l’opinione anche di Sandro Boscaini, Presidente di Federvini: “Accogliamo con pieno sostegno l’accordo tra Comité Vins e Wine Institute in cui si riconosce l’importanza del commercio del vino tra due mercati fondamentali per i quali l’interscambio libero e aperto rappresenta una condizione irrinunciabile”.