Villa dei Misteri, a Pompei un vino prodotto che tecniche di duemila anni fa

Il 19 ottobre 2016 ha avuto luogo il tradizionale taglio delle uve nei vigneti della Casa del Triclinio Estivo a Pompei e per l’occasione è stato aperto al pubblico anche il vigneto del Foro Boario. La particolarità consiste in una vendemmia effettuata tra antichissime rovine, per produrre in vino con tecniche di duemila anni fa.

Il progetto nasce, in via sperimentale, nel 1994 su un’area limitata degli scavi, grazie ad una convenzione tra la Soprintendenza e l’azienda vitivinicola campana Mastroberardino che, oltre a prendersi cura dei vigneti, produce il pregiato vino Villa dei Misteri con uve Piedirosso e Sciascinoso, che presenta caratteristiche uniche in quanto realizzato secondo le tecniche di viticoltura risalenti all’epoca di Cristo.

Le aree attualmente interessate comprendono tutti i vigneti delle Regiones I e II dell’antica Pompei, per un’estensione di più di un ettaro ripartito su 15 appezzamenti di diversa estensione e per una resa potenziale di circa 30 quintali d’uva. Oltre ad essere un vino eccellente, il Villa dei Misteri rappresenta un modo per raccontare e far conoscere Pompei con la sua cultura e la sua tradizione antica e quale elemento di valorizzazione e al tempo stesso di difesa del territorio, del paesaggio e dell’ambiente. L’attività fa parte dal punto di vista scientifico di uno dei tanti studi condotti dal Laboratorio di Ricerche Applicate della Soprintendenza che, da sempre, analizza le relazioni tra botanica e archeologia.

Ti piace questo articolo?

Condividilo su Facebook
Condividilo su Twitter
Condividilo su Linkdin
Condividilo su Whatsapp


Spazio disponibile

Per la tua pubblicità in questo spazio contatta advertising@carlozucchetti.it

Ultimi articoli


Spazio disponibile

Per la tua pubblicità in questo spazio contatta advertising@carlozucchetti.it

Iscriviti alla Newsletter di Carlo Zucchetti