Vigne metropolitane, nasce un gemellaggio tra Napoli e Torino

Nasce un gemellaggio tra Napoli e Torino lungo la via delle vigne metropolitane, primo passo di un percorso internazionale che guarda a città come Vienna e Parigi con cui condividere quel patrimonio naturale e produttivo costituito dalla viticoltura praticata nel perimetro urbano, mantenendo in vita veri e propri vigneti cittadini, e facendoli diventare volano economico e attrattore turistico. A sancire l’avvio del percorso è stato il convegno conclusivo, a Napoli, del primo Festival delle Vigne Metropolitane, svoltosi dal 23 al 25 settembre 2016.

Un evento, unico nel suo genere, che ha permesso di far scoprire questa realtà, a molti sconosciuta, attraverso visite guidate, workshop, spettacoli e degustazioni in vari punti della città, come Chiaiano, San Martino, Posillipo e Agnano. Il festival nasce dalle sinergie di Ravello Creative Lab Srl, Associazione Italiana Sommelier Napoli e Associazione Campi Flegrei a Tavola, organizzatrice dell’evento-progetto Malazè, e ha visto la partecipazione di cantine, produttori, imprese, associazioni, enti e istituzioni.

Il territorio della città di Napoli, infatti, ha caratteristiche vitivinicole particolari: è la seconda area metropolitana europea per numero di ettari destinati a vigneto e in più, con la sua provincia, Vesuvio e Campi Flegrei, è una delle poche aree al mondo che conserva la coltivazione a piede franco. E la maggior parte di questi vigneti si trova in contesti che rappresentano un unicum nel panorama enologico mondiale.

Abbiamo mosso passi importanti  – dichiara Enrico Panini, assessore al lavoro e alle attività produttive del Comune di Napoli – scoprendo reciprocamente che in tante realtà del nostro paese ci sono esperienze significative di vitigni urbani, di terreni coltivati da persone che hanno un progetto su quel territorio e intendono mettere insieme identità, storia, ma anche futuro. Il gemellaggio con Torino serve proprio per far sì che l’esperienza delle nostre città diventi collante per le altre città e nei prossimi mesi contiamo di ospitare la prima iniziativa nazionale di tutte le viti urbane del nostro paese, dove le centinaia di esperienze si mettano insieme e condividano le fatiche, i progetti e trasformino questo elemento in un dato nazionale con una sua fetta importante dentro non solo lo sviluppo economico ma anche dentro al fare lavoro, al fare cultura, al fare identità“.

Ti piace questo articolo?

Condividilo su Facebook
Condividilo su Twitter
Condividilo su Linkdin
Condividilo su Whatsapp


Spazio disponibile

Per la tua pubblicità in questo spazio contatta advertising@carlozucchetti.it

Ultimi articoli


Spazio disponibile

Per la tua pubblicità in questo spazio contatta advertising@carlozucchetti.it

Iscriviti alla Newsletter di Carlo Zucchetti