Da qualche anno l’Anteprima della Vernaccia di San Gimignano sta evidenziando un cambiamento lento. Progressivo. Un movimento in avanti. Segnato da un ampliamento delle aziende che lavorano in qualità. E sempre di più dalla scelta di lavorare in purezza. Con attenzione alla longevità. Dalla nostra degustazione alla cieca se ne comprende il senso. I campioni 2017 dimostrano che è ancora presto per coglierne la complessità. Per renderle giustizia. Un’annata tra l’altro non semplice. Non tra le migliori per i bianchi. Come sempre, solo chi ha condotto una gestione agronomica puntuale ha portato a casa buoni risultati.
La 2016 testimonia come nella longevità la Vernaccia si riesca a esprimere senza vincoli. Liberamente.
Questi sono i vini che ci sono piaciuti in rigoroso ordine alfabetico. Hanno degustato con me Francesca Mordacchini Alfani e Riccardo Roselli.
Vernaccia 2017:
Cantine Guidi
Il Colombaio di Santa Chiara Selvabianca
Il Palagione Hydra
Signano
Tenuta Le Calcinaie
Vernaccia 2016:
Cappellasantandrea Rialto
Casale Falchini Ab Vinea Doni
Fontaleoni Casanuova
Il Colombaio di Santa Chiara Campo della Pieve
Palagetto Ventanni
Panizzi Vigna Santa Margherita
Teruzzi Sant’Elena
Vernaccia Riserva 2015:
Cesani Sanice
Il Colombaio di Santa Chiara L’Albereta
Tenuta Le Calcinaie Vigna ai Sassi
Vernaccia Montenidoli Carato 2012
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