Tra Frolla e Marmellata un matrimonio che è la Crostata

Si alza il pulviscolo della farina mentre milioni di cristalli di zucchero si tuffano nella ciotala cercando una prima unione nella mimetizzazione. L’uovo rosso e giallo di tuorlo e albume cade scivoloso e restio nel separarsi dal suo guscio. Ogni unione necessita di un abbandono, una trasformazione di stato.

Arriva il burro, tenero e bianco, malleabile al tepore della mani, si lascia spezzettare, amalgamare, impastare.

Si realizza il sogno dolce dello zucchero, nasce l’impasto. Tutto perde lo stato originario e rinasce in frolla.

Borbottano in acqua che bolle, dentro il tegame, quattro barattoli abbracciati in un canovaccio: la storia è sempre quella, la parte da fare richiede massima pulizia e splendore. I Kiwi, le mele e lo zenzero, che parlano 3 lingue diverse, si mescolano agli invitati, silenziosi sulla parte alta del tagliere, la lama dritta e lucente aspetta il momento del taglio per sbucciare e sminuzzare. Sta premuto il limone privato della sua metà.

Mentre al forno sale la temperatura, la teglia tonda e bassa guarda imbarazzata e un pò invidiosa alle curve e le sporgenze della cugina bella per il ciambellone.

Gli ospiti ingredienti degli innamorati sono tutti pronti. La bilancia soppesa scaltra che non ci siano infiltrati. Ad ogni matrimonio, solo i suoi invitati!

Possibile che in una mattinata così gelida e tersa, possa solo io fantasticare di far da testimone per questo matrimonio?

Tutti pronti penna in mano!

Iniziamo con la confettura. Quella che vi propongo di realizzare è a base di Kiwi giallo o Golden Kiwi. Questo frutto neozelandese si presenta quasi privo di peluria e con una bella buccia dai toni caldi, una miscela cangiante che va dall’ambra al verde al marrone. L’ho scelto perchè di polpa molto più dolce e succosa di quello tradizionale, può dar vita ad una preziosa marmellata senza aggiunta (o quasi, dipende da quanto siete golosi) dello zucchero. Inoltre possiede vitamina C e vitamina E in quantità, insieme a fibre e potassio. Ha un ridotto apporto calorico e proprietà brucia-grassi. A braccetto con le mele Golden Delicius e una grattuggiata di zenzero fresco, rapirà il cuore della frolla convolando in una unione d’amore per il gusto.

Ingredienti:

per 2 vasetti da 250 gr

600 gr di Kiwi giallo o Golden Kiwi

Il succo di mezzo limone

1 bicchiere di acqua

2 mele Golden Delicius

100 gr di zucchero (per una dolcezza “spinta”)

un cucchiaino colmo di zenzero fresco grattugiato

Pelare i Kiwi e togliere la parte bianca. Ridurre a pezzetti piccoli. Lavare bene le mele e tagliarle a tocchetti poco spessi senza togliere la buccia. Riunire i frutti in un tegame insieme all’acqua e il succo di limone, o zenzero e l’eventuale zucchero. Far cuocere finchè la frutta non si sarà disfatta (almeno 20 minuti). Togliere dal fuoco e frullare. Rimettere ad addensare a “fuoco dolce” per almeno un’ora, controllando la consistenza. Procedere all’invasamento e al “sottovuoto”.

La Frolla:

150 gr di farina 00

70 gr di zucchero

60 gr di burro

1 uovo

Nella frolla il lievito non va. È possibile aggiungerlo se vi piace la consistenza più “da torta”ma anche in questo caso, vi consiglio, non più di un pizzico di lievito per dolci, non più di 8 gr

Unire tutti gli ingredienti, assicurarsi che il burro si sia ammordidito e spezzandolo con le dita amalgamare e lavorare bene perchè si crei un bell’impasto asciutto, sodo e liscio. Creata una bella pallina ricoprire con della carta velina e lasciare riposare in frigo per 30 minuti. Una volta scelta la teglia per la vostra crostata (la mia è tonda di 20 cm di diametro), stendere la pasta. Imburrare e infarinare lo stampo, arrotolare la pasta frolla intorno al mattarello e adagiare nello stampo, srotolando man mano che la si va a poggiare. Bucherellare leggermente la base, ricordando che non stiamo per fare una “cottura in bianco”, ma che andiamo subito ad aggiungere la marmellata e a ricavare le strisce con la frolla avanzata da adagiare sul ripieno.
Procedere alla cottura con forno caldo-statico a 170° per 30 minuti.

… Il lieto fine è scontato: e vissero felici e contenti il tempo di una merenda e colazione!