Fedagri – Confcooperative Toscana lancia l’allarme sul ritorno della mosca olearia dopo i danni di due anni fa, paventando un rischio di perdita intorno al 30 per cento della produzione di olio per il 2016. “I giorni di pioggia di fine estate, con temperature miti – dichiara il presidente Enzo Rossi – hanno favorito la proliferazione dell’insetto. Poteva essere una grande annata, ma adesso il rischio è che il raccolto venga compromesso in modo importante. Rispetto a due anni fa la diffusione, che ormai interessa quasi tutto il territorio della nostra regione, è partita dalla collina e oggi trova riscontro in particolare sulla costa dove si registrano i danni maggiori“.
“Oltre il 60% degli oliveti – conclude – è stato interessato dall’attacco proprio a ridosso della raccolta. Per fortuna questa vicinanza temporale è un dato positivo che consente, laddove possibile in caso di coltivazione tradizionale e non biologica, di effettuare l’ultimo trattamento ‘dimetoato’ rispettando il limite di 28 giorni tra il trattamento e la raccolta e bloccare così il parassita“.