Testo Unico del vino, Martina: “Ora vinciamo la sfida del valore”

Dopo aver conquistato il primato italiano nella produzione di vino, ora vogliamo vincere la sfida del valore“. Lo ha detto Maurizio Martina, Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, a margine dell’approvazione da parte della Camera dei Deputati del Testo Unico che disciplina la normativa sulla coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino. “Un’arma in più in questo percorso – continua il ministro – Il provvedimento è frutto di un lavoro parlamentare approfondito e condiviso, che dà alla filiera nuovi strumenti operativi. Avere in una sola norma di 90 articoli tutte le disposizioni, unificando, aggiornando e razionalizzando le leggi esistenti, rappresenta un risultato storico. Parliamo di un settore che vale oltre 14 miliardi di euro e che può arrivare a 7,5 miliardi di euro di export entro il 2020. Il nostro lavoro di semplificazione e innovazione del comparto va avanti, consapevoli che dobbiamo tagliare burocrazia e supportare le aziende sui mercati internazionali. Il Testo unico rappresenta un tassello importante di questo mosaico. Ora è decisivo chiudere al più presto l’esame parlamentare e arrivare al Senato all’approvazione definitiva”.

Come riferisce l’agenzia Dire, il progetto di legge si concentra su produzione, commercializzazione, denominazioni di origine, indicazioni geografiche, menzioni tradizionali, etichettatura e presentazione, gestione, controlli e sistema sanzionatorio. Sarà dato ampio spazio all’innovazione, con la possibilità di introdurre in etichetta sistemi di informazione al consumatore che sfruttino le nuove tecnologie contribuendo ad aumentare la trasparenza. Tra le novità apportate dalla riforma è prevista una disposizione sulla salvaguardia dei vigneti eroici o storici al fine di promuovere interventi di ripristino recupero e salvaguardia di quei vigneti che insistono su aree soggette a rischio di dissesto idrogeologico o aventi particolare pregio paesaggistico. Importante innovazione anche nella tutela del prodotto contro la contraffazione. I controlli sulle imprese del settore vitivinicolo confluiscono nel registro unico dei controlli (Ruci) a prescindere se siano o no imprese agricole.

Grande soddisfazione è stata espressa anche da Luca Sani, presidente della Commissione Agricoltura della Camera: “La legge aumenta la competitività delle aziende italiane e consente di puntare al superamento del valore record del 2015, 5,4 miliardi di euro. L’obiettivo e’ 6,5 miliardi per il 2017“. “Per la prima volta nella sua storia – aggiunge Nicodemo Oliverio, capogruppo Pd presso la stessa commissione – a cinquant’anni dalla nascita della prima Doc e a trent’anni dallo scandalo del metanolo, il Parlamento ha approvato un Testo Unico sul vino che aggiorna e razionalizza la normativa vigente. In questo modo, il settore vitivinicolo italiano potrà contare su una strategia che ne rafforza la competitività sui mercati internazionali“.

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