Sverticale di Barbera d’Asti DOC Superiore Nizza Vignassa La Ghersa a Olevano Romano

Non è un refuso, l’abbiamo chiamata proprio così: Sverticale, con la “s”. Anzi, ad onor del vero, il nome è stato coniato da Edoardo Ventimiglia (Sassotondo, Pitigliano) in uno dei sui guizzi di genialità. L’idea è invece di Carlo Zucchetti, sempre attento a trovare nuovi metodi per sviluppare conoscenza degustativa sul vino.

Ma torniamo alla Sverticale. Di cosa si tratta? La Sverticale è una verticale coperta, il termine denota nel prefisso “s” la sua funzione derivativa, dall’altra esprime un’azione contraria. Senza inoltrarci troppo in questioni linguistiche, questo significa che rimane l’idea di una degustazione focalizzata sullo stesso vino di una stessa azienda considerato in annate diverse, ma contrariamente al consueto vengono proposte non in rigoroso ordine crescente o decrescente, bensì alla cieca secondo una sequenza individuata dal degustatore.

“Questo modo educa ad affrontare il vino con umiltà e passione, amplificando l’attenzione a quello che il vino vuole comunicare. È necessaria una maggiore disponibilità all’ascolto e al ragionamento” spiega Edoardo Ventimiglia entusiasta. La prima Sverticale è stata sperimentata con successo a Vinointorno domenica scorsa, grazie all’organizzazione dell’instancabile Gourmet Errante Pasquale Pace e ha visto nei calici il Barbera d’Asti DOC Superiore Nizza Vignassa La Ghersa, nelle annate 2011-2007-2004-2000-1995.

“Credo fermamente nella conoscenza e nello studio –ha affermato Carlo Zucchetti introducendo la Sverticale– Per un degustatore è importante perdere le proprie certezze per cercarne di nuove. Mi fa estremamente piacere avere la possibilità di sperimentare questo approccio con un vino e un’azienda a cui sono molto legato. La Barbera è un vitigno molto diffuso, non solo in Piemonte,  è largamente presente anche in Lombardia, specialmente nella zona dell’Oltrepò Pavese e in Emilia-Romagna. Si trova anche in alcune aree di Campania, Puglia, Basilicata, Abruzzo e Marche. Anche nella Tuscia abbiamo un giovane produttore che ne sta sperimentando le potenzialità. Vitigno dalla bella acidità che con un prestito da Capossela definirei nervioso ”

Si è partiti da un 2011 scoperto che potesse fare da guida, scaldare il palato e focalizzarlo su vitigno e cantina. Massimo Pastura ha introdotto la sua azienda, e soprattutto questa vigna impiantata negli anni ’30 a Barbera su portainnesto americano dopo i danni lasciati dalla fillossera. Ha poi dato indicazioni sulle annate: due più calde 2000 e 2007 e 2 più nella norma 2004 e 1995.

La degustazione di Carlo Zucchetti

Andamento delle annate

2011 Annata molto calda, in Piemonte una delle più calde degli ultimi 50 anni, in particolare nei mesi di Aprile ed Ottobre sono stati registrati numerosi record storici sulla regione e nei capoluoghi di provincia. Le precipitazioni osservate invece sono state essenzialmente nella norma, seppur concentrate in pochi episodi intensi, attestata comunque ben al di sotto della normaclimatica (circa il 30% in meno).

2007  Vendemmia avara, fra le più scarse degli ultimi decenni, ma di straordinaria qualità. Un’annata climatologicamente anomala, con un inverno molto mite e scarso di acqua: il mese di aprile del 2007 fu uno dei meno piovosi del secolo. Simile per alcune caratteristiche al 2000. Le piogge di inizio settembre hanno permesso di salvare l’eleganza anche grazie a una buona acidità garantita da una vendemmia anticipata.

2004 L’annata caratterizzata da un andamento meteorologico nella norma della nostra zona, con neve ed abbondanti precipitazioni invernali che hanno ricostituito le ormai scarse risorse idriche nel terreno. La primavera ha portato ancora qualche precipitazione piovosa, ma il tempo è stato poi molto bello. La ricchezza di umidità nel terreno portò ad una abbondante produzione di grappoli, che richiese di conseguenza un altrettanto abbondante diradamento (o vendemmia in verde) per equilibrare la produzione.

2000  Inverno mite, con poche precipitazioni nevose, favorendo un germogliamento precoce di tutte le varietà.Una primavera piovosa a cui fece seguito un lungo periodo di sole, e da metà agosto a metà settembre, il sud Piemonte fu protetto da una cappa anticiclonica, che regalò un lungo periodo di sole, con elevate temperature e ottime condizioni per la vendemmia, i cui dubbi rimanevano solamente nei confronti dell’acidità che il caldo avrebbe potuto intaccare.

1995 L’annata non fu favorevole dal punto di vista termico: lo sviluppo vegetativo favorito dalla mitezza di aprile fu successivamente rallentato da un forte abbassamento delle temperature alla fine dello stesso mese e da un’estate che è stata tale solo a luglio. Il mese di settembre trascorse sotto l’incubo delle piogge. Solo a fine mese tornò il bel tempo garantendo un buon esito dei lavori di vendemmia, effettuata fra fine settembre ed inizio ottobre.

I Vini

2011 Il vino presenta una buona acidità, grande lunghezza e una  buona estrazione di profumi e frutto mostrando un’interessante complessità.

2007 La presenza del legno è percepibile, in maniera equilibrata. Si sente il frutto maturo e avvolgente.

2004 Buona struttura e buon frutto,  grande finezza.

2000 Si comincia ad avvertire una terzializzazione importante percepibile in sentori di caffè tostato e fave di cacao. L’annata calda si sente nel frutto maturo.

1995 Un bel 1995 che ha retto perfettamente al tempo e soprattutto presenta ancora un’acidità di tutto rispetto, dritta, che allunga il vino. Una bellissima espressione di Barbera.

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