Soave Preview dal 18 al 21 maggio 2017: all’insegna della biodiversità

Un Consorzio in continuo movimento quello del Soave che per la Preview dell’annata 2016 ha scelto come tema e valore la biodiversità. Dopo aver ottenuto, lo scorso anno,  il riconoscimento ministeriale delle Colline Vitate del Soave quale primo “Paesaggio rurale di interesse storico” d’Italia ed il suo inserimento nel “Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali” istituito dal Ministero delle politiche agricole e forestali, il Soave punta ora  sulla biodiversità.

Quello del Soave è infatti l’unico consorzio italiano che ha concepito la biodiversità non come obiettivo finale, ma come sistema di misura  in grado di valutare l’incidenza delle fasi produttive su terra, acqua, aria, in base al protocollo Biodiversity Friends, messo a punto nel 2010 dalla World Biodiversity Association. In questo modo la biodiversità traccia la strada  che gradualmente porterà le aziende produttrici, già impegnate in tema di rispetto dell’ambiente, verso  la sostenibilità dell’intero sistema produttivo.

Il Soave dunque si racconta anche come “vino di paesaggio”, nato su colline caratterizzate da precisi iconemi e per questo non clonabili. Un paesaggio unico che si distingue da “paesaggi viticoli internazionali” e da un’immagine standardizza e stereotipata del vigneto.

Di questo e soprattutto dell’annata 2016 si parlerà a Soave Preview in programma  dal 18 al 21 maggio al Palazzo del Capitano, nel cuore del borgo medievale. Per la prima volta, in occasione del decennale della manifestazione, il banco d’assaggio sarà aperto al pubblico nelle giornate di sabato 20 e domenica 21 maggio.

Forti  aspettative sull’annata 2016 che presenta un grande equilibrio tra le componenti acide, zuccherine e sapide. Un’annata classica quindi, che ha goduto di un andamento climatico equilibrato, con un apporto idrico ben distribuito nei mesi estivi e con escursioni termiche pre-vendemmia che hanno regalato alle uve e poi ai vini notevoli bouquet floreali.

Grande fermento  anche per la degustazione Does minerality exist? a cura di John Szabo MS e Alessandro Brizi, l’enologo Salvo Foti. Presentazione del libro Volcanic Wines e giro del mondo in 12 vini vulcanici

 

 

 

 

 

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