Con grande lungimiranza, negli anni ‘70 aveva iniziato la specializzazione dell’allevamento puntando in particolare sui suini, ma soprattutto aveva dato il via alla vendita diretta e all’apertura dello spaccio aziendale tanto da meritare il premio “Pionieri di una filiera agricola tutta italiana” della Coldiretti. La sua norcineria è diventata presto un punto di riferimento per gourmet e buone forchette, e ha riproposto lavorazioni che rischiavano di scomparire come il Salame Cotto viterbese e la Susianella diventata Presidio Slow Food. Salvatore Stefanoni è scomparso a 82 anni lasciando di sé l’immagine di uomo accorto, bonario e scherzoso con una grande curiosità. Attento alle novità e alle buone pratiche agricole anche al di fuori dei confini della Tuscia, ha sempre saputo cogliere le opportunità migliori e attuarle con esperienza imprenditoriale nella propria azienda permettendone una crescita graduale e costante. Il suo lavoro sulla qualità e la capacità di confronto restano alla base dell’azienda condotta dai figli Piero, Massimo e Mauro.
Ci piace ricordarlo sorridente e affabile, dietro la cassa, posizione da cui, fino a quando ha potuto, ha supervisionato il lavoro e regalato un’osservazione acuta e disincantata ai clienti affezionati.