I prodotti delle zone terremotate a Cernobbio con Coldiretti per la rinascita

A Villa d’Este di Cernobbio, sul Lago di Como, nell’ambito del quindicesimo Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione conclusosi il 15 ottobre 2016, è stato inaugurato il primo mercato degli agricoltori terremotati, organizzato dalla Coldiretti a quasi due mesi del sisma che ha colpito l’Italia centrale: tra i prodotti, figurano le fragole e i frutti di bosco di Amatrice, i dolci di Accumoli, i succhi e le marmellate biologiche di Norcia, le mortadelle di Campotosto, il pecorino dei Sibillini, la “caciotta solidale” realizzata con il latte delle mucche sfollate.

Si tratta – afferma la Coldiretti – della prima iniziativa che riunisce molte aziende di tutti i territori feriti dal sisma e che ha un impatto economico diretto per contrastare l’abbandono delle campagne duramente colpite“. Quasi 3 italiani su 4 (74%) hanno partecipato ad iniziative di solidarietà per il terremoto del 24 agosto scorso, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ presentata a Cernobbio dalla quale emerge che il 42% ha donato con Sms o su conto corrente, il 19% tramite associazioni e il 13% mangiando spaghetti o bucatini nei luoghi che hanno aderito all’iniziativa dell’amatriciana solidale.

Tra coloro che hanno donato – aggiunge la Coldiretti – il 76% ritiene che acquistare prodotti alimentari del territorio colpito dal sisma possa aiutare la ripresa, visto che l’area ha una forte vocazione agricola e zootecnica e 3.300 impiegati in questi settori. Grande successo ha avuto l’acquisto delle caciotte solidale ei mercati degli agricoltori di Campagna Amica. Sono andate a ruba anche a New York, nel farmer market tra 47th e 2nd avenue in Dag Hammarskjold Plaza frequentato da diplomatici“.

Il terremoto – ha concluso Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti – ha colpito un territorio a prevalente economia agricola con una significativa presenza di allevamenti di pecore e bovini che occorre ora sostenere concretamente per non rassegnarsi all’abbandono e allo spopolamento“.

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