“C’è un ingrediente che non manca mai nei miei piatti e che consente di riconoscerli. Il mio ingrediente segreto è la memoria. Ognuno dei miei piatti contiene almeno un pizzico di memoria. Ognuno dei miei piatti, con la sua semplicità, prova a raccontare una storia”. Da qualche giorno, oltre a gustare la storia di Pino Cuttaia attraverso i suoi piatti è possibile seguirne le tracce nel libro “Per le scale di Sicilia” edito da Giunti. La prefazione porta la firma di Marco Bolasco che con il volume inaugura la sua direzione scientifica dell’enogastronomia Giunti:”Volevamo raccontare un’altra storia: quella di un cuoco che interpreta il proprio contesto dando voce attraverso di sé a tutti coloro che fanno parte della sua cucina, a vario titolo. Quella di Pino Cuttaia è una storia esemplare e bellissima: una Sicilia di gesti, di terra e di vita. Siamo felici di poter aprire un nuovo sguardo sull’enogastronomia, in Giunti, partendo da Sud con questo progetto che è più di un semplice libro”.
Un ritratto del cuoco di Licata tracciato dal racconto di Francesco Lauricella e dagli scatti di Davide Dutto. Alla presentazione delle ricette si affiancano racconti e appunti dello chef, una narrazione valorizzata da emozionanti fotografie di paesaggi, luoghi, persone, mestieri, alternate ad altre che svelano la personalità dello chef e a quelle che illustrano l’attività frenetica nella piccola cucina de La Madia (www.ristorantelamadia.it).
Pino Cuttaia
Per le scale di Sicilia
Prefazione di Marco Bolasco
Racconti di Francesco Lauricella | Fotografie di Davide Dutto
Giunti Editore
2014
288 pagine
35 euro