Paese che vai cucina che trovi !? Mangiare Italiano all’Estero

L’estate volge al termine. Sembrerebbe l’incipit del tema di uno scolaro alle prese con i compiti delle vacanze ed invece non è altro che l’inizio della fine di croccanti verdure fresche e lussuriose scorpacciate di frutti zuccherini. Tra poco la spesa si farà meno varia e più conservata. Ritorneranno i tegami, le lunghe cotture: le zuppe, gli stracotti, le polente, gli arrosti.

E’ già il tempo dei ricordi. Quelli gastronomici dei reduci delle ferie estive, che atterrati al di là delle Colonne d’Ercole hanno avuto esperienze culinarie esaltanti o disastrose. Fiumi di racconti sui cibi più strani visti mangiare o impavidamente assaggiati. Classifiche di esperienze imperdibili nei posti più strani della terra. Considerazioni a volte inascoltabili, che fanno del pregiudizio o della mancata conoscenza su tradizioni usi e costumi, l’ingrediente base da cui partire per arringhe becere su cucine locali poco conosciute e comprese.Renato gottuso spaghetti

Non cadrò nella trappola! Non mi farò tentare dall’ingaggiar battaglia contro il miope vacanziero pieno di stereotipi, inorridito dallo spaghetto al sugo mangiato in Francia a cui tanto basta per dire che in quel paese non sanno né mangiare né cucinare!

Quante volte ognuno di noi avrà sentito raccontare esperienze simili!? Quante volte ci saremo alzati per rispondere: ma che ci vai a fare in giro per il mondo se cerchi a Marsiglia le fettuccine della nonna o a Helsinki la carbonara? spaghetti houseEbbene, saremo caduti anche noi in un grossolano errore. La gastronomia, ormai in quasi ogni parte di mondo, riserva non più soltanto straordinarie esperienze di prelibatezze locali e tradizionali, ma riesce a soddisfare anche i palati di chi, mille miglia lontano da casa, ricerca sapori e odori della cucina di casa. Non è più necessario essere in Italia per gustare dei buoni piatti della nostra tradizione, bisogna solo saperli cercare.

Dal sito “The Daily Meal”, ho trovato un elenco dei migliori ristoranti italiani all’estero (2014), compilato sullo studio di classifiche di diversi organi di stampa specializzati e sulla presenza in cucina di chef pluripremiati:

The 10 Best Italian Restaurants Outside Italy – Italian isn’t only found in Italy;

10.Trattoria Lucca (Charleston)

Ingredienti freschissimi (i prodotti vengono consegnati quotidianamente dagli agricoltori della zona) e sapori decisi (da provare le barbabietole con aglio marinato, mandarino e ricotta affumicata o i tagliolini fatti a mano con capesante scottate della North Carolina e salsa marinara) sono i segreti dello chef Ken Vedrinski che fanno di questo ristorante uno degli indirizzi più amati della città. Merito anche dei menu a prezzo fisso offerti ogni lunedì.

9.Mercante (Beijing)

Nascosto in un vicolo della città e conosciuto grazie al passaparola fin da quando ha aperto due anni fa, questo ristorante casereccio con appena 10 tavoli sembra un angolo di campagna italiana trasportato in Cina. Guidato dallo chef bolognese Omar Maseroli, offre un menu semplice ma delizioso, dove trionfano paste fatte in casa, carni e formaggi, il tutto accompagnato da una fragrante focaccia fresca.

8.Giro Osteria (Cronulla – Australia)

Autentica novità nel panorama gastronomico australiano, questo accogliente locale sulla costa, a una ventina di chilometri a sud di Sidney, offre piatti della tradizione italiana rivisitati dall’estro stellare dello chef ecuadoriano Ruben Martinez. Da non perdere la specialità della casa, ovvero il pesce all’acqua pazza, ma meritano un assaggio anche la terrina di maiale e gli spaghetti al granchio reale.

7. Le Muscadin (Montreal)

A dispetto del nome francese, in questo elegante e sofisticato ristorante nel centro storico della città si serve solo ottimo cibo italiano, dove spiccano gli gnocchi all’emiliana in salsa d’agnello e pomodoro e le scaloppine di vitello alla catanese (ovvero, marinate nel vino bianco e coperte di melanzane e pomodori). Notevole anche la lista dei vini, presentata da sommelier altamente qualificati.

6.Nico Osteria (Chicago)

Nome nuovo della cucina innovativa di Chicago nonché vincitore di numerosi riconoscimenti, Paul Kahan ha aggiunto questo ristorante al suo già considerevole portfolio, dove serve piatti di pesce della tradizione italiana riveduti e corretti in modi spesso audaci ma particolarmente apprezzati dai clienti, come i bucatini al nero di seppia con sarde e peperoncino e la pasta all’aragosta.

5.Vetri (Philadelphia)

Stile e raffinatezza sono le prerogative della cucina dello chef Marc Vetri che, in questo paradiso italiano sulla East Coast celebrato anche da Mario Batali come uno dei migliori della costa Est, offre solo menu a prezzo fisso, dove non mancano mai i tortellini alla mandorla con salsa al tartufo; il capretto arrosto con polenta e il flan al pistacchio con gelato al cioccolato, mentre gli amanti del buon vino possono scegliere fra oltre 2.500 proposte

4.Osteria Mozza (Los Angeles)

Di proprietà di Nancy Silverton (James Beard Chef dell’anno) e dei suoi soci Mario Batali e Joe Bastianich, questo vivace “urban restaurant” ha il suo perno nell’innovativo “Mozzarella Bar”, dove la Silverton prepara tutta una serie di deliziose sfiziosità a base di mozzarella, burrata e stracciatella. E per gli amanti della pizza, merita una visita anche la Pizzeria Mozza (http://www.pizzeriamozza.com/) che si trova proprio lì accanto.

3. Otto e Mezzo (Hong Kong)

Così chiamato in omaggio al celebre film di Federico Fellini, questo lussuoso ristorante che ha dipinti di Dalì e Picasso alle pareti ed è stato premiato con le tre stelle Michelin nel 2011 (l’unico al di fuori dell’Italia a vantare ancora tale riconoscimento) eleva la tradizione culinaria tricolore ad un altro livello. Merito dello chef Umberto Bombana, a cui si devono creazioni come l’insalata di aragosta con caviale e gelatina di sedano; i cavatelli con ragù di crostacei e ricci di mare e il filetto al vino rosso e salsa di prugne

2.The River Cafe (Londra)

Nato in origine come mensa dei dipendenti dello studio di architettura del marito di Ruth Rogers (un’americana innamorata della cucina italiana), è ora uno dei ristoranti italiani migliori al mondo, Italia compresa. Ingredienti rigorosamente freschi e sapori genuini sono il segreto del menu, che non solo segue le stagioni ma cambia anche due volte al giorno, per offrire piatti semplici ma gustosi come il fritto misto di animelle e zucchine, guarnito con salvia, capperi e fette di limone; le linguine al granchio del Devon con peperoncino e prezzemolo o lo stinco di vitello cotto nel vino Soave e ripieno di prosciutto, anche se il piatto davvero imperdibile è la famosa “nemesi di cioccolato”, inventata dalla chef Rose Grey che, insieme con la Rogers, aprì il ristorante nel 1987.

1. Del Posto (New York)

Recentemente premiato con quattro stelle dal New York Times ma aperto solo dal 2010, questo sciccosissimo ristorante nato dalla collaborazione fra Mario Batali e Joe e Lidia Bastianich si è trasformato nella mecca del cibo italiano di altissimo livello, dove lo chef Mark Ladner fa sfoggio del suo estro rivisitando in chiave gourmet classici della tradizione tricolore come la sua ormai leggendaria lasagna a 100 strati, tutta da provare.

 

 

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