Contrariamente alla tendenza nazionale, in Veneto si prevede un aumento della produzione di olio d’oliva. Mentre in Italia il calo è stimato al 38% e nel mondo al 9%, in Veneto Enzo Gabin, direttore di Aipo (Associazione Italiana Produttori Olivicoli), annuncia un aumento del 30%. Aipo è la maggiore associazione di Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, a cui aderiscono circa cinquemila imprese olivicole singole, cooperative e consorzi di produzione, lavorazione e trasformazione delle olive.
I dati Coldiretti, resi pubblici alcuni giorni fa in occasione della Giornata nazionale dell’extravergine italiano al Mandela Forum di Firenze, in Toscana, portano a prevedere un’aumento dei prezzi, che si farà sentire “soprattutto in Italia, dove i consumi d’olio di oliva a persona sono attorno ai 9,2 chili l’anno – spiegano da Coldiretti – I prezzi alla borsa merci di Bari, che è la più rappresentativa a livello nazionale, sono in significativo aumento, con un balzo nell’ultima settimana del 14% per l’extravergine rispetto all’inizio dell’anno”
“Fortunatamente in Veneto – commenta Gabin – dove lo scorso anno sono state prodotte 1761 tonnellate di olio, gli agricoltori non si sono fatti scoraggiare dalle avversità atmosferiche e dagli attacchi funginei alle piante dimostrando capacità imprenditoriali di alto livello e rispondendo con corrette strategie di difesa puntando ovviamente tutto sull’alta qualità“.