Nasce “iOlive”, un’app per salvaguardare la biodiversità dell’olio

Nasce a Pescia, in provincia di Pistoia, l’app per salvaguardare la biodiversità olivicola italiana. Grazie a iOlive, progetto realizzato dalla Società Pesciatina di Orticoltura (Spo) di Pietro Barachini e presentato all’evento ExtraLucca, il consumatore potrà sapere tutto dell’olio extravergine d’oliva che sta acquistando, dalla pianta al processo di lavorazione fino alla bottiglia, comprese le qualità che forniscono a un determinato olio le sue caratteristiche organolettiche e cosa c’è dietro al prezzo.

La storia inizia nell’ottobre 2015 con il riconoscimento di Oscar Green, premio dato alle imprese più innovative e promosso dai giovani della Coldiretti in occasione della prima giornata dedicata alla creatività Made in Italy ad Expo2015. A un anno dalla premiazione, a ottobre 2016, il progetto iOlive entrerà nel vivo: tre aziende della zona di Firenze inseriranno dei sensori nei propri olivi per tracciare la filiera tramite un codice QR identificato dall’applicazione, scaricabile sui dispositivi mobili dei consumatori. Da qui entreranno in gioco proprio questi ultimi, che si trovano oggi in una situazione di confusione dovuta alle numerose contraffazioni dell’extravergine italiano e ormai costretti a scegliere l’olio in base al prezzo meno caro sul mercato.

L’innovazione reale di iOlive – spiega l’azienda in una nota – si attua dalla pianta, la cui biodiversità deve essere tutelata a discapito del tentativo di standardizzazione che si sta sviluppando in Italia con impianti super-intensivi, ma nel processo di lavorazione dell’olio ponendo al centro della filiera il consumatore quale sentinella“.

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