Monti Cecubi, quando Cicerone fa da Cicerone

Risalendo da Formia nell’entroterra, si va verso Itri. Si attraversano campagne collinari ricche di ulivi e finocchiella, la stagione permette di godere di profumi e colori meravigliosi. Così, si arriva in un bosco, non un semplice bosco, ma una sughereta di querce centenarie.

cecu3Siamo fortunati, capitiamo proprio durante la raccolta di sughero, un’operazione che si ripete solamente ogni 10 anni. Eh sì, perchè l’azienda Monti Cecubi è proprio li’, nell’alternarsi continuo di filari e querce arriviamo in cantina, lì ci accolgono Chiara Fabietti, l’enologa, Giuseppe Di Benedetto, brand ambassador e direttore del marketing ed Antonio, sommelier aziendale e uomo di fiducia dei proprietari.

Sarà proprio lui, Antonio, a guidarci alla scoperta di questa realtà, in una zona che difficilmente viene associata alla produzione di vino, ma che, invece, è da diversi millenni luogo di vigneti e agricoltura. I Romani in congedo vivevano la zona e coltivavano già uva Serpe e Abbuoto. Non a caso i vini di Monti Cecubi hanno richiami latini quasi a rivendicarne l’antichissima origine.

cecu120 ettari in diversi corpi dedicati a vigneti, 150 ettari complessivi tra ulivi e altre colture. Così è come si presenta l’azienda oggi. Linea di produzione variegata quella dell’azienda, 7 vini di cui uno passito, spaziando tra Amyclano (Vermentino), Thymos (Falanghina e altri vitigni a bacca bianca), Vino Caecubum (Fiano con fermentazione e affinamento in tonneaux), Abbuoto (Abbuoto in purezza proveniente dalla zona di Fondi, San Raffaele per la precisione), Terrae d’Itri (blend di Abbuoto, Cabernet Sauvignon e uva Serpe), Caecubum rosso (uva Serpe e Abbuoto) e per finire il Passito Dracontion (Fiano e Falanghina).
Una passeggiata tra i filari e li ulivi è quella che precede l’arrivo in cantina, dove tra vinificatori in acciaio e tonneaux notiamo la linea d’imbottigliamento di proprietà, una nota di grande rilievo per chi è alla ricera della qualità. Questo ovviamente consente di esser sempre pronti (e liberi) di imbottigliare quando si crede senza esser soggetti ad attese spesso dannose.

cecu2La nostra visita sublima poi sotto al pergolato dove Antonio guida la degustazioni dei vini Monti Cecubi, accompagnati dall’olio ovviamente di oliva Itrana.
Un viaggio nella storia dunque, circondati dal verde attuale, a due passi da quel luogo che da millenni ospita la testimonianza di uno dei più grandi oratori romani, Cicerone.
Monti Cecubi è stata una scoperta, una realtà in una zona che ancora poco si spinge a farsi conoscere, ma che meriterebbe molto di più attraverso la promozione delle eccellenze di cui dispone.

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www.monticecubi.it

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