Mercato mondiale vinicolo in calo: nel 2018 volumi d’affari a -4%

Il mercato mondiale ha chiuso un 2018 molto difficile, in particolare nel settore enologico con un totale import dei vini fermi e degli spumanti degli 11 maggiori Paesi monitorati dall’ Osservatorio UIV, che registra rispettivamente un -4% e un timido +3%.

In questo contesto complicato, a soffrire sono state sia le esportazioni italiane che quelle dei principali Paesi esteri: a volume, gli unici segni positivi, seppur irrisori,  li hanno registrati Sudafrica e Portogallo, (ma siamo comunque sotto il +1%), mentre le vendite italiane di vini fermi confezionati, frizzanti e spumanti hanno segnato un -2%, da raffrontarsi al -5% australiano, al -6% francese e al -10% della Spagna.

Sulla componente valore invece, si registrano solo leggerissimi recuperi compresi tra il +6% del Sudafrica e il +1% della Germania. L’Italia registra un +3% generale, così come la Francia. Nessun aumento per la Spagna invece. Gli australiani, in libero scambio con la Cina, primo mercato di sbocco, sono gli unici ad aver accresciuto il valore delle esportazioni del 5%.

Nel corso del 2019 entrerà in circolo il vino dell’abbondante produzione 2018 e si attendono i primi cedimenti sui listini dei prezzi, (vedi lo sfuso italiano che dopo le impennate di aprile-agosto in cui superava quota 1 euro al litro, nel mese di dicembre ha già perso il 30% del valore, ritornando alle quotazioni di 70 cents del dicembre 2017).

Insomma, il 2019 si porta dietro un 2018 chiuso con un mercato mondiale in calo, che ha portato i volumi d’affari a -4%.

uiv

UNIONE ITALIANA VINI

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