Maestri del Gusto, 182 ambasciatori delle eccellenze enogastronomiche torinesi

Si è svolta a Torino presso il centro congressi Torino Incontra la premiazione biennale dei Maestri del Gusto per gli anni 2017 e 2018. Sono 182 le eccellenze del capoluogo piemontese e della sua provincia che hanno ricevuto il riconoscimento, ben 35 in più rispetto alla passata edizione: artigiani, produttori, coltivatori, commercianti selezionati dalla Camera di Commercio di Torino e da Slow Food, con verifica del Laboratorio Chimico, in qualità di ambasciatori del buon cibo, della tradizione e dell’innovazione.

Si va dai cioccolatini Tastini Olivetti al formaggio Internet, dalla fontina dolce della “mucca che calpesta la genziana” al gelato Giovanni Battista in onore del patrono cittadino, fino al sushi di carne bovina, la farina siciliana al profumo di camomilla e alle tre nuove categorie che riguardano aceto, olio e vermut. I diplomi sono stati consegnati dal presidente della Camera di Commercio di Torino, Vincenzo Ilotte e da Daniele Buttignol, segretario generale Slow Food Italia. 31 Maestri del Gusto saranno inoltre presenti a Terra Madre – Salone del Gusto, in programma a Torino dal 22 al 26 settembre, in Piazzale Valdo Fusi.

Il progetto Maestri del Gusto di Torino e provincia nasce nel 2002 grazie alla Camera di Commercio di Torino, al suo Laboratorio Chimico e a Slow Food, che proprio dal Piemonte ha saputo condurre a livello internazionale l’ambiziosa e coraggiosa battaglia per un cibo «buono, pulito e giusto». Il numero dei Maestri è salito dai 50 del primo anno fino ai 182 attuali, rappresentati da 26 categorie. Le principali caratteristiche da rispettare, a garanzia della qualità della tradizione enogastronomica locale, prevede il livello di “torinesità” stimata dalla Camera di Commercio, gli aspetti igienico-sanitari analizzati attraverso il suo Laboratorio Chimico e il gusto, compito quest’ultimo affidato a Slow Food.

Negli anni – spiegano i responsabili – è cresciuta non solo la quantità di questi ‘artefici’ del gusto, ma anche la qualità da loro espressa, spesso proprio grazie alla partecipazione al progetto e ai consigli ricevuti. L’attività di diffusione realizzata dal 2002 attraverso campagne di comunicazione, degustazioni e iniziative promozionali, ha permesso di sviluppare nel consumatore una maggiore attenzione verso i prodotti certificati, contribuendo così a diffondere la cultura del cibo e l’educazione alimentare necessarie ad accompagnare in un percorso formativo ‘nuovi’ cittadini, orientati verso consumi più consapevoli“.

Abbiamo rilevato significativi progressi – concludono – per chi è Maestro da sempre e già buoni livelli qualitativi per i nuovi. Sono sempre più frequenti le collaborazioni tra i Maestri con accordi commerciali e di distribuzione“.

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