Il metodo Stanislavskij e il vino

La prima volta che ho assistito a una degustazione guidata da Sandro Sangiorgi è stato, non molto tempo fa, a Civitella d’Agliano. Ce ne sono state altre, ma ogni volta, quando inizia a parlare dell’importanza delle prime sensazioni a calice fermo e dell’attenzione all’ascolto delle proprie percezioni, la mia mente va a Stanislavskij.

Che c’azzecca? – direte voi. Tutto sta nel primo d’approccio.

Ne “Il lavoro dell’attore sul personaggio”,  Stanislavskij si sofferma sulla prima lettura del testo: “Questo momento creativo, paragonabile al primo incontro fra futuri innamorati, è della massima importanza in quanto le prime impressioni sono vivaci, gli stimoli più acuti (…), sono immediati e molto spesso lasciano la loro impronta su tutto il lavoro successivo (…). La natura delle prime impressioni non è precostituita, filtrata dalla critica.” Dunque lì, in quelle prime impressioni, risiede in nuce il personaggio che verrà poi sviluppato grazie ad approfondimenti, confronti, azioni, ma l’attore non potrà fare a meno di quel momento unico, irripetibile che è la prima lettura. Nello stesso modo chi si avvicina alla degustazione di un vino avrà a disposizione quegli attimi preziosi, perché non riproducibili, del primo approccio.

A calice fermo, quando le introverse sostanze odorose iniziano lentamente a evaporare, l’olfatto coglie le prime volatili sensazioni.  Poi, come suggerisce Sangiorgi, dopo una breve pausa, si può iniziare a roteare delicatamente il bicchiere per incoraggiare i profumi a uscire dal calice con più decisione. Il movimento è importante perché le sensazioni evolvono ed è il momento in cui entra in gioco la memoria olfattiva che ci aiuta a riconoscere e identificare gli odori. Si passa poi all’assaggio e soprattutto alla descrizione. Nelle sue degustazioni Sangiorgi insiste su questo passaggio perché la descrizione porta al ragionamento e quindi alla conoscenza delle proprie sensazioni. Il vino diventa un’esperienza culturale e quindi come scrive  Sangiorgi: “… accedere alla consapevolezza di ciò che si sta vivendo permette di trarne un appagamento evoluto e completo”.

Assistere a una degustazione di Sandro Sangiorgi è un’esperienza da non perdere, provate a seguirlo domani sera  a Vignanello alle 19,15.

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