I pici variopinti di Carnevale, per celiaci e vegani

Mi piacerebbe parlare del Carnevale e, soprattutto, delle maschere.

Maschere belle e brutte, tragiche e allegre, ci sarebbe molto da dire, è un argomento vasto che va dall’antichità ai nostri giorni.

Quest’anno però il Carnevale è corto, anzi, cortissimo! Allora, per fare presto, mi sono ricordata di una filastrocca, in cui Gianni Rodari ha espresso uno dei lati a me più cari del significato di Maschera.

Lascio quindi a lui la parola:

Scherzi di Carnevale

Carnevale,
ogni scherzo vale.

Mi metterò una maschera
da Pulcinella
e dirò che ho inventato
la mozzarella.

Mi metterò una maschera
da Pantalone,
dirò che ogni mio sternuto
vale un milione.

Mi metterò una maschera
da pagliaccio,
per far credere a tutti
che il sole è di ghiaccio.

Mi metterò una maschera
da imperatore,
avrò un impero
per un paio d’ore:

per volere mio dovranno
levarsi la maschera
quelli che la portano
ogni giorno dell’anno…

E sarà il Carnevale
più divertente
veder la faccia vera
di tanta gente.

Gianni Rodari

(Il secondo libro delle filastrocche)

 

Poiché una cosa bella del Carnevale sono i colori che scacciano i dolori, ci siamo accinti a fare i pici variopinti.

pici vegani

 

 

 

Pici variopinti vegani e senza glutine

Fare la pasta senza glutine è difficile perché non ha elasticità, togliendo anche l’uovo diventa un’impresa non da poco, soprattutto se non si usano additivi. Con un po’ di pazienza però ce la possiamo fare.

Per sostituire le uova in questa ricetta ho usato la farina di lino.

 

 

IMG_3963Ingredienti per 6 persone

20g di farina di lino

100g di acqua

Per la pasta:

250g di farina di grano saraceno setacciata

120g di farina di riso

30g di fecola di patate

Acqua q.b. circa 250 g

Per le colorazioni e il condimento

100g di spinaci lessati

1 rapa rossa

concentrato di pomodoro

2  cucchiai di curcuma

1 carota

1 porro

piselli

olio extravergine d’oliva

sale

pepe

 

Mescolate bene la farina di lino con l’acqua e lasciate riposare finché diventa collosa.

Mescolate bene le tre farine e disponetele a fontana su un piano di lavoro. Versate al centro la pappetta di farina di lino appiccicosa. Cominciate a lavorare incorporando la farina all’impasto di lino e aggiungete acqua fino a che avrete incorporato tutta la farina. Fate una palla e lasciate riposare qualche minuto.

Dividete la pasta in quattro parti.

Alla prima parte, per ottenere il colore verde, aggiungete degli spinaci lessati, circa 100g strizzati e tritati finemente. Lavorate aggiungendo altra farina per assorbire l’umidità degli spinaci.

Alla seconda parte, per ottenere il colore rosso, aggiungete del succo di rapa rossa e, se volete, anche una rapa tritata finemente. Anche in questo caso avrete bisogno di altra farina.

Alla terza parte, aggiungete del concentrato di pomodoro per ottenere un colore arancio e lavorate sempre con altra farina.

A quest’ultima parte unite due cucchiai abbondanti di curcuma. In questo caso avrete invece bisogno di aggiungere altra acqua per non indurire troppo la pasta.

Lasciate riposare un po’ e poi iniziate a formare i pici con le mani sul piano di lavoro infarinato. Naturalmente, essendo la pasta poco elastica, non otterrete dei pici molto lunghi e, inoltre, tenderanno a spezzarsi facilmente. Calma e pazienza. Lasciate asciugare la pasta spolverandola di farina. Mettete a bollire abbondante acqua e lessatela.

Per rendere la pasta più allegra e colorata la potete saltare qualche minuto in padella, dove avrete preparato carote, piselli, porro o altre verdure a vostro piacere, cotte al dente con olio extravergine di oliva, salate, pepate, se vi piace aggiungete un po’ di prezzemolo tritato e servite la pasta calda.

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