Ultima delle anteprime di inizio anno quella del Sagrantino. Testimonia, come per l’Amarone con cui abbiamo iniziato, che la presentazione delle nuove annate è prematura. Per capirne fino in fondo l’essenza. Per potersi figurare il vino così come sarà in enoteca. A dimostrarlo i pochi vini presentati. Che usciranno fra alcuni anni. Difficile farsi un’idea aderente a quello che sarà. Non aiuta la scelta dei produttori di portare annate diverse. Che contraddice il senso dell’anteprima. Interessante l’idea di mostrare il Sagrantino dopo dieci anni. Interessante, però andrebbe calibrata. Non tutte le annate e non tutti i vini si prestano alla bisogna. Sarebbe bello invece incentivare la vocazione storica del Sagrantino al passito. Tralasciata dai più per la debole richiesta dei vini dolci da parte del mercato. Sarebbe bene ripercorrere questa strada per mantenere la tradizione, la storia e il modo di pensare un vitigno
Questi i vini che ci sono piaciuti, a me e ad Alessandra Di Tommaso, in rigoroso ordine alfabetico.
Sagrantino 2014
Benedetti & Grigi
Bocale
Di Filippo Etnico
F.lli Pardi
Fattoria Le Mura Saracene Goretti
Moretti Omero Vignalunga
Napolini
Perticaia
Romanelli
Scacciadiavoli
Tabarrini Colle alle Macchie
Sagrantino 2008
Antonelli
Tabarrini Campo alla Cerqua
Villa Mongalli della Cima
Passito 2014
F.lli Pardi
Terre de la Custodia Melanto
Passito 2008
Adanti
Antonelli
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