FETTUCCINE DI PORRO CON SALSA AL CURRY

Narra una leggenda che la madre di San Pietro fosse molto avara.

Un giorno, mentre lavava dei porri in un ruscello, una foglia di questi fu trascinata dalla corrente e una vecchietta che era lì vicino le chiese se poteva mangiarla. La donna glielo concesse e quella fu l’unica buona azione che compì nella sua vita.

Quando la madre dell’apostolo morì, Dio la mandò all’Inferno. San Pietro cercò di intercedere per lei e Dio gli disse che, se fosse riuscito a tirarla su con una foglia di porro, si sarebbe salvata.

Il Santo calò la foglia nell’Inferno e la madre vi si aggrappò, ma altre anime si aggrapparono alle sue vesti.

La donna tanto scalciò per liberarsi, dicendo che la foglia era sua, che alla fine questa si ruppe e lei precipitò nuovamente nell’Inferno.

Il porro, o Allium porrum, appartiene alla famiglia delle Liliaceae, come aglio, cipolla, scalogno e erba cipollina. Le sue qualità culinarie erano già conosciute da Egizi e Romani.

E’ l’emblema del Galles poiché il verde e il bianco erano gli antichi colori celtici.

Si dice che l’imperatore Nerone ne facesse grande uso, in quanto credeva che schiarissero la voce.

Originario della regione mediterranea, cresce bene ed è conosciuto in tutto il mondo.

Ha proprietà diuretiche, disintossicanti e lassative, è utile per renella e calcoli. Poco calorico, contiene il 90% di acqua, é ricco di fibre e molto utile nelle diete dimagranti e disintossicanti. Contiene sali minerali come ferro, magnesio, calcio, zinco, silicio e potassio. Contiene vitamina A, C e K.

E’ chiamato anche cipolla gentile, perché ha un gusto più delicato.

Può essere consumato sia crudo che cotto; la parte bianca, essendo più tenera, è maggiormente indicata nelle preparazioni crude, come, per esempio, in pinzimonio o in insalate, mentre la parte verde più fibrosa si consuma preferibilmente cotta.

Può avere infiniti usi in cucina, ma naturalmente parliamo solo di ricette vegane, essendo questa una rubrica che non contempla l’uso di prodotti di derivazione animale.

Può essere utilizzato al posto della cipolla, dello scalogno o dell’erba cipollina, nei soffritti, nelle zuppe, nei minestroni, nei brodi, nei piatti in umido, nelle vellutate, ottimo in quella di patate, in padella con cubetti di tofu, stufato con altre verdure, nelle farifrittate, sulle pizze, nelle torte salate per condire pasta e risotti da solo o insieme a verze ed altre verdure a piacere, gratinato in forno e in altri mille modi vi detti la vostra fantasia.

Oggi vi propongo una ricetta che lo vede protagonista incontrastato, solo nel piatto, senza altri ingredienti, per gustarne a pieno tutto il suo gusto e sapore.

 

FETTUCCINE DI PORRO AL CURRY

Ricetta senza glutine e vegana.

 

Ingredienti per 4 persone:

piatto porri800 g di porri

Due cucchiaini di curry

Un cucchiaino di curry piccante

Olio extravergine di oliva

Sale integrale.

 

porriPulite i porri cercando di togliere meno foglie possibile, tagliate appena le punte verdi.

Togliete circa due o tre centimetri della parte bianca, quella più vicina alla radice, e tenetela da parte, in modo che le foglie si possano dividere una a una. Tagliateli a metà nel senso della lunghezza.

Togliete le foglioline interne più sottili e tenere e mettetele con le parti bianche. Lavate bene tutte le foglie e tagliatele nel senso della lunghezza, formando delle fettuccine. Mettete le strisce di porro in una padella con un po’ di olio extravergine di oliva, mezzo bicchiere di acqua e un poco di sale, mettete il coperchio e ponete su fuoco medio mescolando di tanto in tanto.

In un altro tegamino mettete le parti bianche e i cuori dei porri con un po’ di olio, di acqua e di sale, mettete un coperchio e lasciate cuocere anche queste. Le fettuccine dovranno risultare cotte al dente, prima di toglierle dal fuoco aggiustate di sale. Quando i cuori saranno ben cotti, toglieteli dal fuoco, unite il curry dolce e quello piccante e frullate bene con un frullatore a immersione, aggiustate di sale e se troppo densa diluite con l’acqua di cottura dei porri e un po’ di olio extravergine.

Ponete le fettuccine nel piatto e conditele con la salsa al curry.

 

 

Non sono vegan perché “amo gli animali”. Il veganismo è una questione di giustizia. Non è uno “stile di vita”. Non è una “scelta personale”. Il veganismo non ha nulla a che fare con me o con te, ma con il diritto fondamentale dei non-umani a non essere usati, posseduti, marchiati, schiavizzati, sfruttati e, in generale, oggettificati per profitto o convenienza.

Kerry Wyler

 

 

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