Emilia-Romagna in prima linea per export e internazionalizzazione

La Regione Emilia-Romagna rilancia il suo impegno per l’internazionalizzazione nel settore agroalimentare, dopo un un 2015 record per le esportazioni con un valore di 5,8 miliardi e una crescita del 6,2%. La domanda di prodotti italiani infatti è in crescita in tutto il mondo e in Emilia-Romagna, regione che detiene il record europeo di prodotti Dop e Igp, con 43 specialità, c’è ancora un significativo potenziale inespresso.

Sono ancora tante le imprese che non vanno all’estero – dichiara l’assessore all’agricoltura Simona Caselli – complici anche le piccole dimensioni e la scarsa aggregazione, ma a fronte di un mercato interno sostanzialmente stabile l’export è una via obbligata per crescere. Come Regione, sfruttando anche la grande esperienza di Expo Milano 2015, stiamo intensificando la nostra attività di ‘diplomazia’ agroalimentare, per rafforzare identità e reputazione. Considero altrettanto importante il sostegno all’innovazione, un settore strategico per accrescere competitività e valore aggiunto, per il quale il Psr mette a disposizione complessivamente 50 milioni di euro. Con questo ciclo di incontri vogliamo favorire dialogo e scambio di esperienze. Tra i prossimi appuntamenti anche quello, più che mai attuale oggi, dedicato alle barriere tariffarie e agli accordi internazionali”.

In un recente incontro a Bologna, sono state illustrate le opportunità offerte dalla Borsa merci telematica; da Intelligent Export Report, un servizio di Unioncamere a misura di azienda per capire dove e come vendere i propri prodotti; dal programma per l’internazionalizzazione della Regione Go Global. Costruito su 10 Paesi focus (Sudafrica, Angola e Mozambico, Usa e Canada, Cina, Iran , Kazakhstan, Perù e Colombia), Go Global mette a disposizione per il 2016 17,5 milioni e per i successivi 4 anni fino al 2020, circa 12 milioni all’anno. Espressamente rivolto alle piccole e medie imprese non esportatrici, anche del comparto agroalimentare, è il bando (con risorse Por-Fesr) che stanzia 10 milioni di euro per sostenere progetti di promozione dell’export.

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